Grete Waitz
Grete Andersen-Waitz (Oslo, 1º ottobre 1953 – Oslo, 19 aprile 2011) è stata una maratoneta e mezzofondista norvegese, campionessa mondiale di maratona a Helsinki 1983. Considerata una delle più grandi fondiste della storia, vinse nove volte la maratona di New York, cinque volte i campionati del mondo di corsa campestre, due volte la maratona di Londra, e fu medaglia d'argento ai Giochi olimpici di Los Angeles.[1] CarrieraIn pistaQuando ancora non era popolare la maratona a livello femminile, all'inizio degli anni settanta la Waitz si cimentava in pista, su 1500 e 3000m. Ai Giochi olimpici del 1972 partecipò, a soli 18 anni, ai 1500 metri, distanza sulla quale, due anni più tardi, vinse la medaglia di bronzo agli Europei di Roma. L'anno successivo salì alla ribalta battendo il record mondiale dei 3000 metri a Oslo, col tempo di 8:46.6, tempo che migliorò di oltre un secondo l'anno seguente, nella stessa città. MaratonaLa Waitz si trovava più a suo agio nelle lunghe distanze, e, quando anche a livello femminile iniziarono a disputarsi le grandi maratone, passò a correre su strada. Nel 1978 vince la sua prima maratona di New York, a cui faranno seguito negli anni seguenti altre 5 vittorie consecutive nella stessa città. Dopo la vittoria a Helsinki ai mondiali del 1983, arrivava come favorita ai Giochi del 1984, dove per la prima volta si correva la maratona femminile. A Los Angeles la Waitz, proprio perché favorita numero uno, ebbe una piccola delusione: lasciò scappare troppo la statunitense Joan Benoit ad inizio gara, fino a farle guadagnare sul resto del gruppo quasi 2 minuti, ai 25 km di gara. La Waitz tentò la rimonta, ma la Benoit continuò a buon ritmo e riuscì a mantenere 26" di vantaggio all'arrivo, lasciando alla norvegese "solo" la medaglia d'argento. Corsa campestreOltre ad aver fatto registrare più volte la miglior prestazione mondiale della maratona, Grete Waitz è stata anche la più forte nella corsa campestre, vincendo 5 volte il mondiale della specialità. È scomparsa nel 2011 all'età di 57 anni a seguito di un tumore.[2] Record nazionaliSeniores
Palmarès
Altre competizioni internazionali
Onorificenze«Per essere stata un esempio positivo per le persone. Attraverso la sua carriera sportiva ha promosso il piacere e i benefici dello sport e dell'educazione fisica. Il suo lavoro è servito da modello per le donne di ogni età e ceto sociale. Si è inoltre impegnata nelle attività contro il cancro.»
— Oslo, 20 novembre 2008 Riconoscimenti
Note
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