Graziano Bini
Graziano Bini (San Daniele Po, 7 gennaio 1955) è un dirigente sportivo, ex allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo difensore. Caratteristiche tecnicheDotato di tecnica,[1] prestanza fisica e personalità, ricopriva il ruolo di libero.[2] CarrieraGiocatoreClubCrebbe nelle giovanili dell'Inter. Così Graziano Bini ricorda i suoi esordi: "A tredici anni giocavo in cortile con amici vivevamo in un caseggiato dove c’erano solo cinque famiglie. Stavamo giocando e nel mentre arriva un signore che vendeva farina e mi dice:” ciao sono lo zio di Ottavio Bugatti il secondo portiere della grande Inter, ti vorrei portare a San Pellegrino a fare un provino con l’Inter”. Provino che avvenne sotto la direzione di Helenio Herrera[3]. Fece il suo esordio in maglia nerazzurra diciassettenne, il 7 maggio 1972 in occasione dell'incontro Sampdoria-Inter 0-0. All'inizio schierato come stopper al fianco di Giacinto Facchetti[1], divenne titolare a partire dalla stagione 1977-1978, per scelta del nuovo allenatore Eugenio Bersellini[4]. In maglia nerazzurra, con la fascia di capitano[5], vinse uno scudetto e due edizioni della Coppa Italia (realizzando la rete decisiva allo scadere nella finale contro il Napoli nell'edizione 1977-78)[1]. Nella semifinale di ritorno della Coppa dei Campioni 1980-1981 realizzò di sinistro il gol decisivo nella vittoria (peraltro ininfluente) contro il Real Madrid[1][4]. Nelle ultime stagioni in nerazzurro fu più volte colpito dagli infortuni[1]: soprattutto grave quello occorso nel 1984, quando un'entrata di un avversario gli compromise la vena di un piede[4]. In quella stagione, che vide tra l'altro la concorrenza dell'emergente Riccardo Ferri[4], collezionò solamente 4 presenze. Nel 1985-1986 si trasferì al Genoa[6] dove concluse la carriera professionistica disputando due stagioni in Serie B. NazionaleNel suo curriculum azzurro figurano 5 presenze con la Nazionale Under-23 e 2 con la rappresentativa Under-21.[1] Nella Nazionale maggiore, invece, collezionò una sola presenza: un'amichevole non ufficiale contro la Norvegia (4-1), disputata il 10 febbraio 1975.[7] Dopo il ritiroDopo un'esperienza da allenatore della squadra Primavera dell'Inter[8], tra il 2000 e il 2009 è stato osservatore e responsabile del settore giovanile del Piacenza[4][9]: in questo periodo ha portato in Italia Hugo Campagnaro[10] e Radja Nainggolan[9], e valorizzato giovani come Tommaso Bianchi e Marco Calderoni[9]. Scaduto il contratto con il Piacenza, nel gennaio 2010 è passato al Bellinzona[11]; nell'estate del 2012 allena la Free Players, formazione che raccoglie calciatori svincolati del campionato italiano[8]. StatistichePresenze e reti nei club
Palmarès![]() Club
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia