Secondo il Gesta Comitum Barchinonensium, suo padre Mirò II, morì nel 929[7] e, nella Cerdanya gli succedette suo fratello primogenito, Sunifredo come Sunifredo II[7]. Mirò fu sepolto nel monastero di Ripoll[7]. Secondo il Chronicon alterum Rivipullense, invece morì nel 928[12], data confermata anche dallo storicocatalano, Pròsper de Bofarull i Mascaró, nel suo Los condes de Barcelona vindicados, Tome I[13], che riporta che Mirò aveva redatto un testamento nel 926[14].
La Contea di Besalú fu governata da Goffredo, che operò unitamente alla madre, Ava, e ai fratelli Sunifredo, Oliva e Mirò[15][16]; durante il suo governo la contea ha vissuto un periodo di continue rivolte e disordini, dovuti alla rivalità tra le contee di Barcellona e Cerdanya.[17].
Secondo il documento n° 446 del Catalunya carolíngia: Els comtats de Girona, Besalú, Empúries i Peralada (1 pts) (non consultato), Goffredo, nel 938, fece una donazione, assieme alla madre, Ava ed ai fratelli, Sunifredo, Oliva e Mirò (La condesa Ava y sus hijos Seniofredo, Wifredo, Oliba y Miron)[18] Secondo il documento n° LXXVI della Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, Goffredo, nel 941, fece una donazione assieme alla madre, Ava e ai tre fratelli maschi, Sunifredo, Oliva e Miró (Ava comitissa et filiis meis Seniofredus comes et Wifredus comes et Oliba comes et Miro levita)[1].
Goffredo ha fondato il monastero di Sant Pere a Camprodon[15][16] ed ha inoltre collaborato alla fondazione della chiesa di San Julián de Ribelles a Bassegoda e di quella di Santa María del Castell a Finestres[17].
Nel febbraio 952, Goffredo si recò a Reims, dove al re di Francia, Luigi IV, chiese sovvenzioni per il monastero di Camprodon e le proprietà del visconte Unifredo, colpevole di tradimento; dopo aver ottenuto entrambe le richieste, rese omaggio al re di Francia, e fu l'ultimo conte catalano a farlo[15][16][17].
Nel 957 il conte di Barcellona, Borrell II istigò una rivolta contro Goffredo II di Besalú per ottenere il controllo della contea[17]. Tra i ribelli vi erano i discendenti si suo cugino, Oliva[19]. Goffredo II, sostenuto dai suoi fedeli, combatté contro i ribelli, ma la loro superiorità fece rifugiare il conte nel castello di Besalú, e, quando cercò di fuggire, fu catturato e ucciso durante la fuga[17]. Tuttavia, Borrell II di Barcellona non riuscì a impadronirsi della contea, poiché i fratelli di Goffredo II Sunifredo e Miró continuarono la lotta e sconfissero i ribelli[17].
Il documento n°C della Marca Hispanica sive Limes Hispanicus conferma che nel 962, Goffredo era già morto, in quanto viene citato come deceduto (comes Vuifredus migraretur a seculo)[20].
Dopo la morte di Goffredo, senza discendenza, la Contea di Besalú era passata al primogenito, Sunifredo, che la lasciò governare da Oliva Cabreta; infatti il documento n° XI del Cartulaire roussillonnais, datato 966, Oliba, viene citato come conte di Besalù (Oliba dei gratia comes Bisuldun)[21].
Discendenza
Di Goffredo II non si conosce il nome di una eventuale moglie né si hanno notizie di alcuna discendenza[18][22].
^Goffredo il Villoso fu il primo conte indipendente di Barcellona (l'indipendenza formale si ebbe solo circa 100 anni dopo, nel 988, col conte Borrell II) ed è considerato il fondatore della Catalogna