Give Till It's Gone è il decimo album in studio di Ben Harper, pubblicato in Italia il 10 maggio 2011 dall'etichetta EMI Music,[8] una settimana prima rispetto alla pubblicazione internazionale, avvenuta il 17 maggio dello stesso anno per Virgin Records.
Il disco ha ottenuto recensioni generalmente favorevoli da parte della critica internazionale.[9]
Anticipazioni
L'album, inizialmente previsto per l'autunno 2010,[10] è stato poi rimandato per decisione della casa discografica.[11]
A detta dello stesso Ben Harper, Give Till It's Gone è «una reale estensione dell'ultimo anno e mezzo della mia vita, e tutti questi suoni sono ispirati alle mie esperienze. Non avrei potuto realizzare una "ammissione" musicale più sincera».[15] Tra le tematiche presenti nel disco è presente infatti anche la fine dell'amore, con riferimento alla separazione tra il cantante e l'attrice Laura Dern, avvenuta nel corso del 2010.[15][16]
Il brano Rock N' Roll Is Free è invece ispirato all'esibizione di Neil Young in Rockin' in the Free World, alla quale il cantautore ha assistito in occasione dell'apertura di un suo concerto a Londra nel 2010.[17]
L'album contiene una collaborazione con Jackson Browne, proprietario del Los Angeles Studio, nel quale sono avvenute le registrazioni della maggior parte del disco. Il cantautorestatunitense partecipa infatti al brano Pray That Our Love Sees the Dawn.[18]Spilling Faith e Get There from Here vedono invece la partecipazione di Ringo Starr in qualità di batterista e coautore.[19][20]
Si tratta del primo disco da solista di Ben Harper dopo l'album Both Sides of the Gun del 2006.[17] Il cantautore ha spiegato questa sua scelta affermando di aver seguito l'istinto, ma anche di aver voluto chiudere il proprio contratto con l'etichetta Virgin Records allo stesso modo in cui era iniziato, ovvero con la pubblicazione di un disco da solista.[11] In questo album Ben Harper è affiancato dalla band Relentless7.
^(EN) Anthony DeCurtis, Give Till It's Gone by Ben Harper, su rollingstone.com, Rolling Stone, 17 maggio 2011. URL consultato il 27 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2011).