Giovanni III di Bretagna
Giovanni III di Bretagna, detto il Buono (Champtoceaux, 8 marzo 1286 – Caen, 30 aprile 1341), fu duca di Bretagna dal 1312, e conte di Richmond dal 1334 fino alla sua morte. OrigineSecondo le Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I, Giovanni era il figlio maschio primogenito del visconte di Limoges e Conte di Richmond, Arturo II[1], futuro duca di Bretagna, Pari di Francia e conte di Penthièvre e della sua prima moglie, Maria, viscontessa di Limoges, come conferma il Majus Chronicon Lemovicense[2], figlia del visconte di Limoges Guido VI e della moglie, Margherita di Borgogna, come ci viene confermato dal Anonymum S Martialis Chronicon[3], figlia del Duca di Borgogna e re titolare di Tessalonica, Ugo IV di Borgogna e di Yolanda di Dreux[4]. Secondo il Chronicon Kemperlegiense, Stephani Baluzii Miscellaneorum, Liber I, Collectio Veterum, Arturo II di Bretagna era il figlio primogenito del Duca di Bretagna, Conte di Richmond e Conte di Penthièvre, Giovanni II e di Beatrice d'Inghilterra[5], la quale secondo gli Annales Londonienses era la figlia del re d'Inghilterra, duca d'Aquitania e Guascogna, Enrico III[6] e di Eleonora di Provenza[7] (quest'ultima era la figlia secondogenita del conte di Provenza e conte di Forcalquier, Raimondo Berengario IV (1198 – 1245), e della moglie, Beatrice di Savoia (1206 – 1266), come risulta dalla cronaca del monaco benedettino inglese, cronista della storia inglese, Matteo Paris (1200 – 1259), quando ne descrive il matrimonio con il re d'Inghilterra, Enrico III[8] e anche dal documento n° 99 del Peter der Zweite Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, sein Haus und seine Lande dello storico, Johann Ludwig Wurstemberger[9]). BiografiaSecondo il Chronicon Britannicum, Giovanni (Joannes primogenitus filius Arturi), nacque l'8 marzo (die veneris ante festum B. Gregorii)[1]. Alla morte della madre Maria, Giovanni divenne visconte di Limoges ed il padre, Arturo, fu reggente della viscontea sino al 1301, quando Giovanni raggiunse la maggior età[10]; titolo che trasferì alla seconda moglie, Isabella di Castiglia, nel 1312, come ci viene confermato dalle Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I[11]; la viscontea gli ritornò dopo la morte di Isabella, nel 1328. Suo padre, Arturo II morì a Château de L'Isle, nel 1312, il 15 agosto (Kalendis Augusti) e fu sepolto in una tomba marmorea nel convento dei Cordeliers a Vannes (in ecclesia fratrum minorum Venetensium) come ci confermano le Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I[12]. Dopo il terzo matrimonio con Giovanna di Savoia, sostenne la consorte nella disputa con lo zio, Aimone di Savoia, per la successione nelle tre contee del padre; la disputa terminò nel 1339, con il riconoscimento dei titoli ad Aimone, in cambio di una pensione annua di 6.000 Livre tournois[10]. Nel 1334, dopo la morte dello zio, il Conte di Richmond, anche lui di nome Giovanni, Giovanni succedette allo zio nella contea di Richmond[10]. Secondo il Chronicon Britannicum, Giovanni morì nel 1341 (MCCCXLI obiit Johannes dux Britanniæ), il 30 aprile (ultima die mentis aprilis)[13], precisando che fondò una cappella presso le mura di Nantes (capellam SS. Donationi et Rogatiani prope muros civitatis Nannetensis)[13]. Dopo la morte di Giovanni III, per la successione al ducato ci furono due pretendenti: Carlo di Blois (marito di Giovanna di Penthièvre, figlia di Guido, fratello minore di Giovanni III) e Giovanni di Montfort (fratellastro di Giovanni III, nato dal secondo matrimonio del padre con Iolanda di Dreux). Entrambi i pretendenti chiesero di rendere omaggio al re di Francia, Filippo VI[14]; la corte di Parigi, dopo lunghe discussioni, si pronunciò a favore del nipote del re, Carlo di Blois[14]; la Bretagna però era divisa, la parte orientale dove la terra era più fertile e si parlava francese, avendo rapporti con l'Angiò e la Francia, parteggiava per Carlo, mentre la parte occidentale, più brulle e selvaggia, dove si parlava il bretone, parteggiava per Giovanni di Montfort[15]. Matrimoni e discendenzaGiovanni, nel 1298, aveva sposato Isabella, figlia del conte Carlo di Valois e di Margherita di Sicilia; Isabella era nipote del re di Francia, Filippo IV il Bello e pronipote di Filippo III l'Ardito; il contratto di matrimonio tra Giovanni (Jehan Duc de Bretaigne comte de Richemont) e Isabella (Isabeau nostre premiere et ainsnée fille), firmato dai suoi genitori (Charles filz de Roy de France comte de Valois, d´Alençon, de Chartres et d´Anjou et Marguerite sa femme comtesse) è riportato nelle Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I[17]. Dopo essere rimasto vedovo, nel 1309, Giovanni, nel 1310, a Burgos, si sposò in seconde nozze, con Isabella di Castiglia, figlia primogenita del re di Castiglia e León, Sancho IV e di Maria di Molina; per poter celebrare il matrimonio fu necessaria una dispensa papale, rilasciata il 21 giugno a Giovanni (Johanni primogenito diletti fili nobili viro, Arturi ducs Britanniæ vicecomitis Lemovicensis) e Isabella (Isabellæ natæ claræ memoriæ Sancii Castellæ regis), riportata nelle Mémoires pour servir de preuves à l'Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Tome I[19]. Isabella era al suo secondo matrimonio, avendo sposato, in prime nozze, nel 1293, il 1º di dicembre, a Soria, all'età di circa 10 anni, secondo il Chronicon Domini Joannis Emmanuelis il re di Aragona, Giacomo II[20], figlio secondogenito del re d'Aragona Pietro III il Grande e di Costanza di Sicilia; poi nel 1295, dopo la morte del padre di Isabella, Sancho IV, il matrimonio, senza essere stato consumato per la giovane età della sposa, di Isabella di Castiglia e Giacomo II, fu annullato per consanguineità. Dopo essere rimasto vedovo, per la seconda volta, nel 1328, Giovanni, nel 1330, a Chartres, si sposò in terze nozze, con Giovanna di Savoia, l'unica figlia del Conte di Savoia e Conte d'Aosta e Moriana, Edoardo di Savoia, e di Bianca di Borgogna. Anche per questo matrimonio fu necessaria una dispensa papale, rilasciata nell'agosto del 1329[10]. Giovanni da un'amante di cui non conosciamo né il nome né gli ascendenti ebbe un figlio[10]:
Ascendenza
Note
BibliografiaFonti primarie
Letteratura storiografica
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