Giovanna RalliGiovanna Ralli (Roma, 2 gennaio 1935) è un'attrice italiana. Vincitrice di due David di Donatello e tre Nastro d'argento, è stata diretta da alcuni dei più grandi registi del cinema italiano, fra cui Mario Monicelli, Ettore Scola, Roberto Rossellini e Vittorio De Sica, recitando al fianco di Vittorio Gassman, Aldo Fabrizi, Totò, Nino Manfredi, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni e Renato Pozzetto. BiografiaNasce a Roma nel popolare quartiere Testaccio. La famiglia si trasferisce successivamente in via Tirso, nel quartiere Trieste, nello stesso palazzo in cui abitava Massimo Girotti.[1] A causa delle dure condizioni del periodo bellico, Giovanna, per aiutare la famiglia guidata dal padre fornaio, comincia a recitare quando è ancora bambina, e prende parte a soli sei anni ai film La maestrina (1942) di Giorgio Bianchi e I bambini ci guardano (1943) di Vittorio De Sica. A quindici anni vince il premio di bellezza Miss Sorriso Lazio, nell'ambito di Miss Italia 1950, e appare come generica e comparsa sia in teatro (probabilmente su segnalazione di Peppino De Filippo), sia al cinema, nei film Luci del varietà (1950) di Alberto Lattuada e Federico Fellini, Signori, in carrozza! (1951) di Luigi Zampa, La famiglia Passaguai (1951), La famiglia Passaguai fa fortuna e Papà diventa mamma (1952) di Aldo Fabrizi. In quegli anni, e saltuariamente anche negli anni sessanta, viene doppiata a causa dell'uso dell'epoca, e della cadenza romanesca. Una prima e importante svolta nella sua carriera avviene alla metà degli anni cinquanta, quando iniziano ad esserle affidate parti da protagonista in film come, Anni facili (1953) di Luigi Zampa, Racconti romani (1955) di Gianni Franciolini, Le ragazze di San Frediano (1955) di Valerio Zurlini, Un eroe dei nostri tempi (1955) di Mario Monicelli, Il bigamo (1956) di Luciano Emmer, Una pelliccia di visone (1956) di Glauco Pellegrini, Tempo di villeggiatura (1956) di Antonio Racioppi e Il momento più bello (1957) di Luciano Emmer, accanto a Marcello Mastroianni. In questo periodo si trova spesso a interpretare il ruolo caratteristico della popolana romana. Nel frattempo ottiene successo nel teatro leggero, debuttando nel 1957, accanto a Renato Rascel, al Teatro Lirico di Milano , con la commedia musicale Un paio d'ali, di Garinei e Giovannini, nella quale canta anche la celebre Domenica è sempre domenica, scritta apposta per lei da Gorni Kramer. In seguito, lo sceneggiatore Sergio Amidei la presenta a Roberto Rossellini che la dirige in due film, Il generale Della Rovere (1959), ed Era notte a Roma (1960); nel primo interpreta una piccola parte, mentre del secondo è la protagonista femminile. Nel 1961 viene nuovamente scelta da Rossellini per il film celebrativo Viva l'Italia. In quegli anni, i suoi maggiori successi al botteghino sono: Il nemico di mia moglie di Gianni Puccini (1959), Costa Azzurra (1959) di Vittorio Sala (nei quali interpreta la moglie, rispettivamente, di Marcello Mastroianni, e Alberto Sordi) e Nel blu dipinto di blu (1959) di Piero Tellini, accanto a Domenico Modugno. Dopo la partecipazione come protagonista ai film Carmen di Trastevere e La monaca di Monza, entrambi diretti nel 1962 da Carmine Gallone, e Liolà (1963) di Alessandro Blasetti, accanto a Ugo Tognazzi e Anouk Aimée, nel 1964 si segnala in, La vita agra di Carlo Lizzani, ancora al fianco di Ugo Tognazzi, e nel terzo episodio di Se permettete parliamo di donne di Ettore Scola, all'esordio come regista, insieme a Vittorio Gassman. Con il tragico e, per l'epoca, inedito e audace ruolo della lesbica Piera, nel film drammatico La fuga , di Paolo Spinola, nuovamente accanto ad Anouk Aimée, l'attrice vince il suo primo Nastro d'argento come migliore attrice protagonista. In quel periodo la sua popolarità le consente di essere scritturata per alcuni 'caroselli' televisivi. Sulla scia di altre note attrici italiane degli anni sessanta, decide di tentare una seconda carriera a Hollywood, convinta dal regista Blake Edwards, che l'aveva notata nel film di Scola, e le propone di trattenersi a Los Angeles per otto mesi, periodo durante il quale ha la solidale compagnia di Virna Lisi. Il suo film di esordio negli Stati Uniti è Papà, ma che cosa hai fatto in guerra? (1966), commedia di genere bellico, diretta proprio da Edwards; la Ralli interpreta il personaggio della briosa siciliana Rosa Romano (Gina nella versione originale), in un cast in cui figurano anche James Coburn e il suo conterraneo Sergio Fantoni. Nel film successivo Il carnevale dei ladri (1967) di Russell Rouse, in parte girato in Spagna, subentra a Sophia Loren. In quel periodo ha una breve relazione con Michael Caine, suo partner nella pellicola di produzione britannica Passo falso (1968) di Bryan Forbes,[2] che nonostante le ottime credenziali (costumi di Julie Harris, musica di John Barry e persino una canzone di Shirley Bassey) ha scarso successo anche sul mercato italiano. Nel 1968 recita in uno spaghetti-western, genere allora molto popolare: Il mercenario di Sergio Corbucci, accanto a Franco Nero, e l'anno seguente viene ancora diretta da Spinola nel film drammatico La donna invisibile. Nel 1970, dopo l'uscita del suo ultimo film di produzione statunitense 4 per Cordoba di Paul Wendkos, in cui appare insieme a George Peppard e Raf Vallone, torna in Italia, e gira Una prostituta al servizio del pubblico e in regola con le leggi dello stato di Italo Zingarelli. Nel 1971 partecipa al giallo Gli occhi freddi della paura (1971) di Enzo G. Castellari e poi a La polizia chiede aiuto (1974) di Massimo Dallamano. Nel 1974 le viene affidato il personaggio della tenera Elide Catenacci, un ruolo apparentemente secondario, ma non privo di spessore, in C'eravamo tanto amati di Ettore Scola; il film ha un grande successo, e la sua interpretazione le vale il secondo Nastro d'argento, questa volta come migliore attrice non protagonista. In seguito prende parte a commedie come Per amare Ofelia (1974) di Flavio Mogherini e Di che segno sei? (1975) di Sergio Corbucci, entrambi in coppia con Renato Pozzetto. Carlo Ponti fu invece il produttore di Colpita da improvviso benessere, film al quale l'attrice romana teneva molto, e che uscì nel 1975 per la regia di Franco Giraldi. Segue 40 gradi all'ombra del lenzuolo (1976) di Sergio Martino, commedia sexy all'italiana tipica dell'epoca. L'adeguamento della sua già lunga carriera ai nuovi tempi, influenzati dalle rivoluzioni culturali del sessantotto, e a modelli cinematografici rapidamente mutati, la portano anche a posare nuda per il noto mensile per adulti Playboy. Nel 1980 la si vede nel film in costume Arrivano i bersaglieri di Luigi Magni. L'attrice tornò così a interpretare il personaggio che l'aveva portata a essere particolarmente apprezzata dal pubblico, la popolana romana schietta e verace. Nel 1977 sposa l'avvocato Ettore Boschi, al quale rimane legata fino alla morte di lui avvenuta nel 2013. Sempre nel 1977, in teatro, fu ancora diretta da Garinei e Giovannini in Fra un anno alla stessa ora. All'inizio degli anni ottanta, dopo la partecipazione a Manolesta (1981) di Pasquale Festa Campanile, in coppia con Tomas Milian, in assenza di proposte significative si allontana temporaneamente dal mondo del cinema, rientrandovi, nel 1990, con il film Verso sera di Francesca Archibugi, nel quale ritrova il partner di un tempo, Marcello Mastroianni; per questo film l'anno successivo è candidata ai Nastri d'argento come Migliore attrice non protagonista. Nel 1988, con i crescenti successi di pubblico della televisione commerciale, inizia a partecipare a fiction televisive, fra le quali Un prete tra noi, Ho sposato uno sbirro e Tutti pazzi per amore. Nel 2003 le viene conferita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica per meriti artistici. Con il nuovo millennio le apparizioni sul grande schermo si diradano, fatta eccezione per qualche efficace partecipazione in film come Il sangue dei vinti (2008) di Michele Soavi, il dittico Immaturi (2011) e Immaturi - Il viaggio (2012) di Paolo Genovese, Un ragazzo d'oro (2014) di Pupi Avati, ove interpreta la madre del protagonista (Riccardo Scamarcio), ruolo per il quale ottenne la sua nona candidatura ai Nastri d'argento. Il 31 marzo 2014 ha ricevuto il premio Anna Magnani alla carriera. Il 15 giugno 2015, ospite al Taormina Film Festival per ricevere il "premio alla carriera", ha dichiarato l'intenzione di ritirarsi dalle scene, in occasione dei suoi ottant'anni.[3] Nel luglio 2020 è stata premiata con la "Pellicola d'oro alla carriera" dal presidente dell'Anica Francesco Rutelli.[4] Nel novembre 2021 il Festival del Cinema Europeo di Lecce le ha dedicato una retrospettiva, conferendole anche il premio "Ulivo d'oro alla carriera".[5] Nel 2022 le è stato assegnato il "premio alla carriera" dall'Accademia del cinema italiano, nell'ambito della 67ª edizione dei David di Donatello,[6] ed è tornata al cinema con Marcel!, opera prima di Jasmine Trinca. Nel gennaio 2023 le viene assegnato a Roma un premio speciale alla carriera in occasione della quarantesima edizione, a lei dedicata, di Primo Piano sull'Autore-Festival Pianeta Donna.[7] FilmografiaCinema
Televisione
Teatro
Riconoscimenti
Doppiatrici italiane
Onorificenze— Roma, 2 giugno 1995
— Roma, 1º aprile 2003[8]
Note
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