Si tratta di un nome augurale e gratulario di epoca già medievale, dal significato trasparente; riprende infatti il termine italiano "gioia", nel senso di "felicità", "allegria", ma anche di "gioiello", "pietra preziosa"[1][2]. È quindi accostabile a nomi quali Noemi, Eufrasia, Letizia e Leto, ma anche a Diamante, Rubina, Gemma e Perla[1][2]. Analoga origine ha l'inglese Joy, attestato già a partire dal XII secolo, non sopravvisse al Medioevo, e venne ripreso regolarmente solo a partire dal tardo XIX secolo[4][5].
Etimologicamente, il sostantivo italiano "gioia" e quello inglese "joy" derivano dal francesejoie, che a sua volta è una trasformazione del latinogaudia, plurale di gaudium, "gaudio", "felicità"[6][7].
In Italia il nome "Gioia" è accentrato, per oltre la metà dei casi, in Toscana[1]; la variante "Zoia" (che coincide, tra l'altro, con una forma slava del nome Zoe) è propria del Nord-Est, mentre Gioiosa è più frequente nel Salento[1].