Gianmastino ViscontiGianmastino Visconti (Milano, marzo 1370 – Bergamo, 19 luglio 1405) fu Signore di Bergamo e della Gera d'Adda. BiografiaEra figlio di Bernabò Visconti, signore di Milano, e di Beatrice della Scala. Nel 1379 suo padre Bernabò spartì i propri domini tra i suoi cinque figli maschi legittimi: Marco, Gianmastino, Rodolfo, Carlo e Ludovico. A Gianmastino, che all'epoca aveva solo nove anni, spettò Brescia e la Val Camonica[1]. Dopo il colpo di stato compiuto da Gian Galeazzo Visconti al fine di diventare signore di Milano, Gianmastino si rifugiò a Brescia, poi a Coira, ospitato dal vescovo. Iniziò, da esule, una serie di viaggi che lo portarono fino in Germania. Qui ebbe due figli naturali, Giorgio e Maddalena, avuti da due donne del luogo[1]. Le fonti sono contraddittorie riguardo alla donna che divenne sua moglie. Nel 1385, qualche mese prima del colpo di stato, venne sicuramente promesso a Cleofe della Scala,[2] figlia di Antonio della Scala, signore di Verona, e di Samaritana da Polenta. Alcune fonti riportano il relativo matrimonio e la nascita di tre figli[3]:
Nel giugno del 1404 donò la Valtellina, Chiavenna, Poschiavo e Bormio al vescovo di Coira Hartmann II in segno di gratitudine[1]. Quello stesso anno, a novembre, i Visconti rivendicarono la signoria di Milano, in seguito alla morte di Gian Galeazzo, contro Pandolfo Malatesta. Da questa controversia Gianmastino ottenne Bergamo e la Ghiara d'Adda[1]. Morì l'anno dopo il 19 luglio e fu sepolto a Bergamo nella chiesa di San Giovanni nella Cittadella, poi inserita nel Seminario vescovile Giovanni XXIII.[1]. Ascendenza
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