Giangrisostomo TovazziGiangrisostomo Tovazzi (Volano, 23 novembre 1731 – Trento, 5 marzo 1806[1][2]) è stato un religioso, storico e bibliotecario italiano. BiografiaTovazzi nacque a Volano, quarto di dieci figli, da Benedetto Tovazzi "del Portegal" e da Lucia Martinati; venne battezzato da suo zio Aldrighetto, delegato dal parroco, con il nome di Giuseppe Andrea; già da bambino e fino al 1744 andò ad abitare a Cimone presso lo stesso zio Aldrighetto, che era rettore della chiesa locale. Avendo già precocemente dimostrato interesse per lo studio e la letteratura, nel 1746 si iscrisse al pubblico ginnasio di Rovereto, con ottimi risultati[1][2]. Nel 1748 decise di diventare frate francescano (l'ennesimo consacrato nella sua famiglia, che ne aveva già contati tanti), entrando nel convento di San Rocco a Rovereto il 1º maggio dell'anno seguente. Nel 1750 ricevette l'abito francescano al convento di Santa Maria delle Grazie di Arco e scelse il nome di Giangrisostomo. La professione religiosa solenne fu nel 1751[1][2]. Gli anni seguenti vennero passati tra il convento di Sant'Antonio di Cles e Borgo Valsugana dove proseguiva i suoi studi di filosofia. Dal 1757 al 1769 fu di stanza al convento di San Bernardino a Trento, dove collaborò con Benedetto Bonelli alla cura e stesura di diverse opere storiche. Dal '69 venne ricollocato nuovamente a Cles e ad Arco col compito di maestro dei novizi, per poi tornare a Trento nel 1773, da dove non si sarebbe più spostato (tranne una breve parentesi roveretana nel 1785); nel 1774 divenne confessore delle monache di San Michele, nel 1776 rubricista e calendarista dell'arcidiocesi di Trento, nel 1780 bibliotecario e cappellano dell’infermeria del convento, nella quale spirò il 5 marzo 1806[1][2]. OpereCome storico, Tovazzi si dedicò principalmente alla raccolta di materiale archivistico e a temi non "istituzionali", bensì più vicini alla vita quotidiana (ad esempio la trascrizione di archivi familiari e di comunità rurali); lavorò anche, ma sempre con opere di matrice archivistica e catalogativa, in campo diocesano (necrologi e biografie di religiosi, documenti dei francescani, sistematica delle parrocchie e pievi diocesane) e anche geografico (topografie) ed economico (cataloghi di tariffe, monete, pesi e misure)[1]. I suoi 133 scritti autografi, tutti pubblicati postumi, sono conservati presso la Fondazione Biblioteca San Bernardino di Trento[1]. NoteAltri progetti
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