Chiesa di Santa Chiara (Trento)
La chiesa di Santa Chiara, anche nota come chiesa di San Michele, è una chiesa rettoria in via Santa Croce a Trento a breve distanza dal Centro servizi culturali Santa Chiara.[1][2] StoriaLa prima dedicazione della chiesa fu per San Michele Arcangelo quando venne edificata nel 1183 su ordine dell'allora vescovo di Trento e fu denominata San Michele fuori la Porta (extra moenia) perché eretta in territorio esterno alla cinta muraria.[1] Le mura sono visibili in Piazza Fiera, più a nord rispetto al sito della chiesa. Nel 1229 fu costruito in un edificio attiguo, il convento che avrebbe dovuto ospitare le monache clarisse per i voti perpetui che avevano assunto. Queste religiose si erano insediate qualche tempo prima già a Trento presso Sant'Apollinare ma preferirono lasciare il posto che era insalubre a causa delle frequenti inondazioni dell'Adige. All'arrivo delle clarisse la chiesa di San Michele fu inglobata nel loro convento, e reintitolata a santa Chiara d'Assisi. Le clarisse istituirono un conservatorio femminile e si dedicarono all'educazione di fanciulle d'alto rango. Ben presto l'ordine incominciò a raccogliere ingenti ricchezze dalle donazioni, come dimostrano i lavori di restauro della chiesa che è tuttora decorata da marmi e stucchi pregiati che di molto si discostano dall'umiltà della facciata esterna. Nel XIII secolo furono aggiunti all'edificio la sacrestia e il confessionale. A causa di queste ricchezze l'ordine fu perseguitato da molti sovrani tedeschi e anche dall'imperatore Federico II; nel 1810, con editto napoleonico, il convento fu espropriato e adibito ad ospedale militare. Nel 1930 avvenne il restauro della chiesa di Santa Chiara, che venne riaperta al culto. Note
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