Gens PetroniaLa gens Petronia fu un'importante gens della Repubblica e dell'Impero romano. OriginiL'origine dei Petronii non era romana, ma etrusca, umbra o sabina. Nella città umbra di Perusia (moderna Perugia) sono state ritrovate delle urne cinerarie con iscrizioni etrusche; un ramo della famiglia ebbe in seguito il cognomen Umbrinus; a Montepulciano è attestato l'aruspice Gaio Petronio, figlio di Crispina (l'indicazione della madre è tipico della cultura etrusca); a Praeneste (moderna Palestrina) esistono antiche tombe del VII-VI secolo che recano il nome etrusco "Petruni". Petronii dell'epoca repubblicanaI Petronii compaiono solo nel II secolo a.C. nella storia romana.
Petronii dell'epoca imperialePetronii senza cognomen; Petronii TurpilianiIl ramo più importante della famiglia fu quello dei Petronii senza cognomen (anche se alcuni membri pare avessero il cognomen Turpilianus). Questo ramo della famiglia era di chiara discendenza sabina.
Petronii NigriI Petronii Nigri furono probabilmente imparentati strettamente con i Petronii senza cognomen e con i Petronii Turpilliani.
Petronii Umbri(ni)
Altri Petronii del I secoloNel I secolo sono attestati anche:
Petronii Probi(ani)Tra il IV e il VI secolo i Petronii Probi diedero all'impero diversi consoli:
Quando l'imperatore Teodosio I, dopo aver sconfitto l'imperatore Eugenio (molto tollerante nei confronti dei pagani), manifestare la propria vicinanza alla fazione cristiana del Senato romano, nominò consoli per il 395 i due figli minori di Sesto Petronio Probo, Anicio Ermogeniano Olibrio e Anicio Probino; il terzo figlio di Petronio Probo, Anicio Petronio Probo, fu nominato console del 406 insieme all'imperatore Arcadio, un grande onore per la famiglia e l'ennesimo segno della lealtà della famiglia dei Petronii Probi alla dinastia teodosiana. Il poeta Claudio Claudiano compose un panegirico per il consolato di Olibio e Probino; fu solo dopo questa composizione, e probabilmente grazie al patronato degli Anicii Petronii, che fu fatto oggetto dell'attenzione imperiale. Stando allo storico Zosimo, quando nel 409 Prisco Attalo usurpò il trono di Onorio (figlio e successore di Teodosio), gli Anicii furono l'unica famiglia senatoriale romana a non esultare. Infine, è possibile che l'Anicio Olibrio che sposò la figlia di Valentiniano III e divenne imperatore fosse discendente di Anicio Ermogeniano Olibrio e quindi imparentato con gli Anicii Petronii.[21] Note
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