GUPPYIl GUPPY (Greater Underwater Power Propulsion Program con la 'Y' usata solamente per migliorarne la pronunciabilità) fu un programma di ammodernamento della flotta di sommergibili statunitensi, sviluppato partendo dagli studi di reingegnerizzazione realizzati sugli U-Boot Tipo XXI tedeschi. Lo sviluppo del programma ebbe inizio al termine della seconda guerra mondiale e furono modificate quarantanove unità. Con questo programma la US Navy mirava a migliorare le prestazioni della sua flotta di sommergibili costruiti durante la seconda guerra mondiale in attesa di una nuova generazione di battelli a propulsione nucleare. Sviluppo
ModificheLe modifiche riguardarono un miglioramento delle linee idrodinamiche, l'eliminazione di protuberanze, il rinforzo delle sovrastrutture, una più rapida ricarica delle batterie, una più rapida estrazione e ventilazione dei gas, l'installazione dello snorkel, una maggiore autonomia ed una maggiore velocità di immersione. Fu anche migliorata l'elettronica con nuovi sonar e nuove apparecchiature per il controllo del fuoco, quali il sistema PUFFS. GUPPY I
GUPPY II
GUPPY IA
Fleet Snorkel
GUPPY IIA
GUPPY I B
GUPPY III
Sommergibili GUPPY della Marina MilitareVenute meno nel 1952 le clausole del trattato di pace che vietavano all'Italia il possesso di battelli subacquei, e con l'ingresso dell'Italia nella NATO, nell'ambito di un programma di potenziamento navale avviato nel 1950 fu anche avviata la ricostituzione della componente subacquea, con il recupero e la messa in servizio di due sommergibili risalenti al periodo bellico, il Giada e il Vortice. Lo sviluppo della flotta subacquea avvenne con l'aiuto statunitense mediante la cessione di battelli che seppur risalenti al periodo bellico, presentavano caratteristiche all'altezza dei tempi come risultato dei lavori di ammodernamento agli standard GUPPY, mentre solo alla fine degli anni sessanta furono immessi in servizio i primi battelli di produzione nazionale con la classe Enrico Toti, ma fino all'ingresso in servizio dei battelli della classe Sauro la Marina Militare continuò ad avvalersi prevalentemente di questi battelli GUPPY. Le loro caratteristiche generali ne facevano delle unità efficaci, nonostante le dimensioni, essendo sommergibili di tipo oceanico, ne rendevano problematico l'impiego in un teatro come il Mediterraneo e di conseguenza essi furono utilizzati prevalentemente per l'addestramento della componente subacquea nazionale e delle navi di superficie specializzate nella lotta antisommergibile. Alla fine sarebbero stati nove i battelli di tipo GUPPY ceduti alla marina italiana:
Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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