Fulvio Salvi
Fulvio Salvi (Siena, 22 luglio 1658 – Sovana, 25 maggio 1727) è stato un vescovo cattolico italiano. BiografiaNato a Siena il 22 luglio 1658, figlio di Augusto Maria Salvi e donna Assunta, intraprese ben presto la carriera ecclesiastica, ricevendo la tonsura il 25 marzo 1679 direttamente dall'arcivescovo Clelio Piccolomini.[1] Il 29 giugno 1683 fu promosso al diaconato e ricevette l'ordinazione il 4 luglio di quell'anno, laureandosi poi in teologia nel mese di agosto.[1] Nominato parroco e preposto di Pienza, fece il suo ingresso in propositura il 9 ottobre 1687.[1] Salvi divenne vicario generale della diocesi di Pienza a partire dall'agosto 1691, prima sotto l'episcopato di Girolamo Borghesi e poi sotto quello di Antonio Forteguerri.[1] Il 18 ottobre 1691 ottenne la sua seconda laurea in utroque iure, ovvero in diritto civile e canonico.[1] Nel 1708 fu nominato camerlengo della massa capitolare di Pienza, ma dovette fare i conti con l'opposizione della famiglia Piccolomini, che esercitava il patronato sull'Opera del duomo.[1][2] Nel gennaio 1713 venne trasferito alla diocesi di Sovana, divenendone vicario generale.[1] L'11 dicembre fu nominato vescovo di quella diocesi, succedendo a Domenico Maria della Ciaia, ricevendo la consacrazione il 21 dicembre dalle mani del cardinale Gianantonio Davia e gli arcivescovi Ferdinando Nuzzi e Silvio Cavalieri.[1][3] Morì il 25 maggio 1727 e fu sepolto nel duomo di Sovana.[1] Sulla lapide è posto un epitaffio che recita: «D.O.M. / Fulvii. Salvi. epi. suan. / Ossa. VIII. Kal. junii. / MDCCXXVII. sub. orga. / Composit. huc. tran. et. mon. p. g. a.e.c. / Rajmund: Leoni. civis. / Pientin. IX. kal. / Jun. MDCCLXXX».[1] Genealogia episcopaleLa genealogia episcopale è:
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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