Nato nel 1785 a Cortona da una famiglia di commercianti caduta in miseria, studiò dapprima a Foiano nella Val di Chiana sotto la guida di un parroco suo parente, poi nel seminario di Cortona e infine, privo di vocazione religiosa, lasciato il seminario nel 1804, in un collegio di Pisa ove si laureò in legge nel 1809[1].
Negli anni del collegio si affiliò alla Carboneria sin dal 1804, e fece amicizia con alcuni tra i suoi professori[1].
Le sue difficili condizioni economiche, i bisogni della famiglia di origine, la necessità di trovare un'occupazione, lo spinsero a comporre odi in favore dei potenti del tempo: inneggiò alla nascita del figlio di Napoleone, Napoleone Francesco, meglio conosciuto con il titolo di re di Roma, e, successivamente, in onore sia di Gioacchino Murat, sia del restaurato granduca di Toscana Leopoldo II[1].
Sempre tormentato dalle ristrettezze economiche, scontento per l'Italia post-napoleonica, coinvolto nei processi carbonari del 1821 (fu emesso un mandato di arresto nei suoi confronti), Benedetti progettò di fuggire all'estero, ma il proponimento non ebbe seguito[1].
Giunto a Pisa, un suo vecchio professore del collegio ove aveva concluso i suoi studi, Carmignani, gli suggerì di rifugiarsi nella villa dell'amico Giovanni Caselli, nei pressi di Lucca, ma il personale della villa lo allontanò. Disilluso e sconfortato, si suicidò a Pistoia a trentacinque anni nel 1821[1].
Una raccolta delle tragedie fu pubblicata postuma:
Tragedie di Francesco Benedetti da Cortona, 3 voll., Firenze, presso i fratelli Benedetti, 1822.
Altri scritti
Per la nascita del Re di Roma, 1811
Discorso intorno al teatro italiano, 1816
Orazione per l'anniversario della nascita di Torquato Tasso, 1816
Rime, 1818
Avvertimenti del dotto, e saggio vecchio Guidone padre di famiglia dati in luce da Francesco Benedetti da Como, 1818[3]
Vite degli illustri cittadini italiani paragonate cogli antichi... e coi moderni, 1818
Postumi
Lettere inedite di F. Benedetti pubblicate per cura del comune di Cortona il giorno 5 ottobre 1885, primo centenario del poeta, 1885
Per il primo centenario della nascita di Francesco Benedetti da Cortona: lettera inedita del Benedetti all'ab. Sebastiano Ciampi filologo pistoiese, Introduzione di F. Maestripieri. 1885
Ode scritta in occasione del monumento eretto in Firenze all'Alfieri nel 1810, 1887.
^Nonostante il "da Como", l'opera è attribuita a F. Benedetti (da Cortona) nel catalogo del Servizio bibliotecario nazionale, in Internet Culturale. ecc.
Giulia Camerani Marri, «BENEDETTI, Francesco» in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 8, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1966.
Ignazio Castiglia, ‘L'arte drammatica incivilisce e nobilita le nazioni’: osservazioni sul teatro di Francesco Benedetti (1785-1821), in «Critica letteraria», XLVII (2019), pp. 589-613.
Francesco Benedetti, Riccardo III, a cura di Ignazio Castiglia, Caltanissetta-Roma, S. Sciascia Editore, 2022.
Alessandro Ferri, Quattro volte misero. Vita e opere di Francesco Benedetti, cortonese, in «Annuario dell’Accademia Etrusca di Cortona», LXXXVIII (2021), serie II, fasc. XXXVII, pp. 207-220.
Alessandro Ferri, ‘La difesa bensì intraprendo a trattar della mia patria’. L’‘Orazione di Eufemio Filopatro’ e l’idea d’Italia di Francesco Benedetti (1785-1821), in Francesca Malagnini (a cura di), Straniero, Stranieri. Percorsi di analisi linguistica e riflessioni identitarie, Firenze, Franco Cesati, 2022, pp. 37-67.
Alessandro Ferri e Stefano Duranti Poccetti, Mi guida oscuro fato. Vita e Scritti di Francesco Benedetti (1785-1821), Tomo I: Vita, Opere e Scritti Teatrali, Poppi-Arezzo, Helicon, 2023, ISBN 978-88-6466-917-5.