Nel corso della sua attività al servizio della giustizia, ha condotto numerosi processi ed indagini giudiziarie contro la camorra, in particolare contro il clan dei Casalesi, facendo catturare numerosi latitanti e coordinando un pool di magistrati che ha indagato sulle cosche del casertano; negli anni '90 e 2000 ha fatto parte del pool che ha coordinato le indagini contro il clan camorristico dei Casalesi, attività investigativa che poi è sfociata nel famoso Processo Spartacus dove De Raho ha rappresentato la pubblica accusa facendo condannare centinaia di camorristi.
L'8 novembre 2017 il plenum del CSM lo ha nominato, all'unanimità, nuovo Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, succedendo a Franco Roberti il cui incarico è terminato il 16 novembre 2017. Dopo essere stato alla guida della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo per cinque anni, nel febbraio 2022, in seguito al compimento dei settant'anni e quindi al suo pensionamento come magistrato, lascia tale ruolo. Gli succede Giovanni Melillo, procuratore capo presso la Procura della Repubblica di Napoli. [2]
Inizialmente proposto per la Presidenza della Camera[5], è eletto Vicepresidente sia della Commissione Giustizia che della Commissione Antimafia.
Vita privata
Dopo esser stato sposato, si è risposato con Paola Piccirillo, anch'ella magistrato incontrata nel 1997 quando Piccirillo era assegnata al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, con la quale ha avuto quattro figli: Olga, che ha ereditato il nome della nonna paterna Olga Petti; Margot; Francesco; e Giovanbattista.[6]
Riconoscimenti
Il 4 maggio 2013 ha ricevuto il premio Gerbera Gialla per la giustizia, consegnatogli a Reggio Calabria dall'associazione antimafia.[7]
Il 30 settembre 2015 ha ricevuto la Stella al Merito Sociale, in occasione del 7° International Commitment Award, conferita dal Presidente dell'organizzazione Non-profit Cultura&Solidarietà, Francesco Vivacqua, al Teatro dal Verme di Milano.