Fabrizio Rossi LonghiFabrizio Rossi Longhi (Roma, 9 giugno 1926 – Roma, 19 aprile 2022) è stato un diplomatico, commediografo e memorialista italiano, biografo di Umberto II di Savoia negli anni dell'esilio. BiografiaAmbiente familiareFabrizio Rossi Longhi nasce da una nobile famiglia di diplomatici; suo padre Alberto e suo zio Gastone fanno parte della diplomazia italiana. Il 13 giugno 1946, Alberto Rossi Longhi, capo della legazione italiana a Lisbona, accoglie l'ex re Umberto di Savoia in esilio volontario dall'Italia.[1] La figura dell'ex sovrano colpisce particolarmente il figlio ventenne del rappresentante italiano in Portogallo. Carriera diplomaticaLaureatosi in giurisprudenza all'Università di Trieste, Fabrizio Rossi Longhi entra in diplomazia il 1º gennaio 1953, a seguito di concorso pubblico, ed è assegnato alla Direzione generale degli affari politici.[2] L'anno dopo è trasferito come viceconsole a Parigi, in coincidenza con il trasferimento del padre dalla capitale francese nella Madrid di Francisco Franco. Nel 1955 è segretario della rappresentanza permanente d'Italia presso la NATO.[2] Resta a Parigi per altri tre anni; la sua casa parigina ospita gli incontri conciliatori tra l'ex-re e i capi dei due partiti monarchici italiani Achille Lauro e Alfredo Covelli.[1] Rossi Longhi è anche testimone del colloquio tra Umberto di Savoia e Ashraf Pahlavi, sorella dello scià Mohammad Reza, nel quale si prese atto dell'inopportunità di un possibile matrimonio tra il sovrano persiano e la principessa Maria Gabriella, per le differenze culturali e religiose.[1] Nel 1959 è console a Vienna e, quattro anni dopo, Primo segretario di legazione a Praga.[2] Nel 1965, Fabrizio Rossi Longhi rientra alla Farnesina ed è assegnato alla Direzione generale degli affari economici, nella quale, una volta promosso Consigliere d'ambasciata, è posto a capo dell'Ufficio I.[2] Tra il 1969 e il 1974, Rossi Longhi è a Ottawa e, grazie ai suoi uffici diplomatici, favorisce una visita di Giovanna di Savoia, ex regina di Bulgaria, presso il governatore canadese Roland Michener.[1] Nel 1975 è a Strasburgo, in qualità di Vice Presidente del Comitato di direzione del Fondo di ristabilimento del Consiglio d'Europa[2]; a Vienna, commemora il principe Eugenio di Savoia alla presenza del Presidente federale austriaco Rudolf Kirchschläger.[1] Nel 1977 è ambasciatore ad Amman e, nel 1986, ambasciatore a Dar es Salaam accreditato anche per le Isole Comore, sino al 1989.[2] Al compimento del 65º anno d'età, è collocato a riposo. Attività letteraria e di conferenziereIn parallelo con la carriera diplomatica, Fabrizio Rossi Longhi può vantare una originale attività di commediografo, essendo autore della tragicommedia in due atti Julien, la beffa di Mefistofole (1959) e del saggio Le ali di Pegaso (1990), una ricerca narrativa del fondo di verità del mito di Perseo. In seguito ha raccolto i suoi ricordi relativi ai rapporti avuti con Umberto II di Savoia nel memoriale Umberto II. L'Italia e l'Europa, pubblicato a Torino nel 2005. Nel 2006, in occasione delle manifestazioni nazionali celebrative per il tricentenario dell'assedio di Torino (1706), ha tenuto una conferenza avente ad oggetto: Attualità dell'opera di Eugenio di Savoia nei suoi riverberi presenti. Per la sua vicinanza a Casa Savoia e come biografo di Umberto II, Fabrizio Rossi Longhi, il 19 marzo 2011, è tra gli ospiti d'onore alla celebrazione ufficiale del 150º anniversario della Proclamazione del Regno d'Italia, allestita dall'Unione Monarchica Italiana e la Consulta dei Senatori del Regno, presso l'aula consiliare della Provincia di Roma, a Palazzo Valentini.[3] È altresì invitato dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno, il 25 ottobre 2012, all'inaugurazione di una piazza nel parco di Villa Ada, intitolata all'ex re d'Italia.[4] Nel 2018, ha raccolto le sue riflessioni sulla politica internazionale del novecento nel volume "Il labirinto. Limite al mondialismo nella logica del diritto internazionale", per i tipi delle Edizioni Neos. Opere
OnorificenzeNote
Voci correlateCollegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia