Continua il nome tardo latinoEustachius, attestato solo in epoca cristiana, sua volta proveniente, tramite la variante postclassica Εὐστάχιος (Eustàchios), dal raro nome greco Εὔσταχυς (Eustachys)[1][3]: questo è tratto dall'omonimo aggettivo εὔστᾰχῠς, composto da εὖ (eû, "buono") e στάχυς (stáchys, "spiga"), con il significato complessivo di "che dà buone spighe", "che produce buon raccolto", e quindi "fruttifero"[1][2][3][4][5][6], lo stesso dei nomi Policarpo, Carpoforo, Eucarpio, Efrem e Fruttuoso. Durante il Medioevo questo nome si confuse con un altro, Eustathius, da cui discende l'italiano Eustazio[1].
In Italia, un tempo comune, già dagli anni 1950 risultava raro[1][4]; negli anni 1970 se ne contavano circa 3.300 occorrenze, di cui due terzi della forma base e un terzo della variante Eustacchio (attestati anche i rispettivi femminili, con circa settanta occorrenze complessive), accentrate nel Sudcontinentale e in particolare in Puglia e Basilicata, riflesso del culto di vari santi così chiamati (uno su tutti sant'Eustachio, martire a Roma)[3].
Onomastico
L'onomastico si può festeggiare in memoria di diversi santi, alle date seguenti: