Ella Jane Fitzgerald, nota come Ella Fitzgerald (Newport News, 25 aprile 1917 – Beverly Hills, 15 giugno 1996) è stata una cantante statunitense.
Soprannominata Queen of Jazz e The First Lady of Song,[3] è considerata una delle migliori e più influenti cantanti jazz della storia[4]. Nel corso della sua carriera ha vinto 14 Grammy[5]. Era dotata di un potente strumento vocale, vantando un'estensione di più di tre ottave.[6]
Ella Fitzgerald è stata attiva per 59 anni vendendo circa 40 milioni di copie della sua settantina di album.
Esibiva spesso la sua grande capacità di improvvisazione soprattutto nello scat, una tecnica vocale tipica del jazz di cui è considerata la maggiore esponente di tutti i tempi: i suoi virtuosismi potevano durare oltre i cinque minuti, pur mantenendo una perfetta impronta melodica. Nell'ultima parte della sua carriera artistica, nei suoi concerti si divertiva sovente a imitare le voci di altri cantanti: particolarmente riuscite erano le imitazioni di Rose Murphy, Dinah Washington, Della Reese e Louis Armstrong.
Biografia
( EN)
«Some kids in Italy call me Mama Jazz; I thought that was so cute. As long as they don't call me Grandma Jazz[7]»
( IT)
«Alcuni ragazzi in Italia mi chiamano Mamma Jazz. Penso che sia davvero tenero. Purché non mi chiamino Nonna Jazz.»
Infanzia e inizi
Ella Fitzgerald nacque il 25 aprile 1917 a Newport News in Virginia da Temperance "Tempie" Henry e William Fitzgerald, entrambi definiti mulatti", secondo il censimento del 1920.[8][9] I suoi genitori non erano sposati ma vissero assieme almeno per due anni e mezzo dopo la nascita di Ella.[10] Nei primi anni 1920, sua madre e il nuovo compagno, un immigrato portoghese di nome Joseph da Silva,[9] si trasferirono assieme alla piccola Ella a Yonkers, nello stato di New York.[9] Nel 1923, nacque la sua sorellastra, Frances da Silva, a cui restò vicina per tutta la vita.[11] Nel 1925, la Fitzgerald e la famiglia si trasferirono nella vicina School Street, una zona povera popolata principalmente da immigrati italiani.[11] Iniziò la sua istruzione all'età di sei anni e fu un'eccellente studentessa, cambiò molte scuole prima del 1929 quando iniziò a frequentare la Benjamin Franklin Junior High School.[12]
In terza elementare, la Fitzgerald si appassionò alla danza e cominciò ad ammirare il ballerino, Earl Snakehips Tucker. Si "esibiva" durante il tragitto per la scuola e la pausa pranzo per i suoi coetanei.[13] Lei e la sua famiglia erano metodisti ed erano attivi nella Chiesa episcopale metodista africana di Betania, dove frequentava servizi di culto, studio della Bibbia e scuola domenicale.[13] La chiesa fornì alla Fitzgerald le sue prime esperienze musicali.[14]
Fitzgerald ascoltava soprattutto il jazz di Louis Armstrong, Bing Crosby e The Boswell Sisters. A proposito della cantante principale delle the Boswell Sisters, Connee Boswell, la Fitzgerard affermò: "My mother brought home one of her records, and I fell in love with it...I tried so hard to sound just like her." ("Mia madre portò a casa uno dei suoi dischi e me ne innamorai... ho cercato così tanto di cantare proprio come lei".)[15]
Nel 1932, quando la Fitzgerald aveva 15 anni, sua madre morì a causa delle ferite riportate in seguito ad un incidente stradale.[16] Abitò con il patrigno fino all'aprile del 1933, quando si trasferì nel quartiere newyorkese di Harlem per vivere da un suo zio.[17]
Successo e carriera
Debuttò giovanissima nel 1934, all'Apollo Theater di New York, situato proprio nel suo nuovo quartiere. L'occasione fu una delle famose Amateur Nights, le serate dedicate alle competizioni canore dei dilettanti, a cui partecipò e vinse. Fu notata da Bardu Ali che convinse Chick Webb, della cui band faceva parte, ad assumerla. Iniziò a cantare per l'orchestra di Webb nel 1935, e successivamente incise con loro alcune canzoni di successo, tra cui A-Tisket, A-Tasket, Undecided e Mister Paganini: il suo stile vivace, colorato e vorticoso, perfetto per il genere swing, le permise di entrare a far parte delle stelle della musica. Alla morte di Webb nel 1939, l'orchestra continuò a esibirsi con il nuovo nome di Ella Fitzgerald and Her Famous Orchestra.
Nel 1941 iniziò la carriera solista, abbracciando nel tempo i più svariati generi musicali: swing, bebop, blues, samba, gospel, calypso. Si esibì con i più importanti gruppi e interpreti solisti: in pratica, il suo ruolo era quello di "strumentista della voce". Negli anni cinquanta Lady Ella si esibì in una tournée attraverso l'Europa e il Nord America, accompagnata dall'orchestra di Duke Ellington. Anche con Louis Armstrong instaurò un sodalizio artistico che sarebbe sfociato nell'incisione di tre dischi: Porgy and Bess, in cui i due si esibiscono interpretando l'omonima opera di George Gershwin, e due incisioni di standard jazz, Ella and Louis e Ella and Louis Again.
Dal 1956 al 1964 incise per l'etichetta discografica Verve Records una serie di Songbooks, prodotta da Norman Granz, tratta dal repertorio delle canzoni scritte dai più grandi compositori americani.
Nel 1960 tenne un concerto a Berlino, da cui sarebbe stato tratto l'album Ella in Berlin: Mack the Knife, in cui, non ricordando il testo, cominciò a improvvisare con grande ritmo e brio: per questa interpretazione si aggiudicò un Grammy Award.
Nel 1965 tiene il concerto "An Evening with Ella Fitzgerald" al Lewisohn Stadium di New York (Manhattan) per il Metropolitan Opera House diretta da Nelson Riddle.
Negli anni sessanta e settanta continuò a incidere dischi, a esibirsi in tutto il mondo e a comparire in programmi televisivi, ospite di celebri colleghi, come Frank Sinatra, Dean Martin, Nat King Cole e Dinah Shore.
Gravi problemi di salute le segnarono gli ultimi anni di vita. Già cieca a causa del diabete mellito, nel 1994 le furono amputate le gambe a causa dello stesso male, di cui soffriva sin dall'infanzia. Morì nel 1996 e fu sepolta al Inglewood park cemetery di Inglewood, in California.
Vita privata
Si sposò due volte, la prima nel 1941 con Benny Kornegay, matrimonio di cui ottenne l'annullamento nel 1942; e la seconda con il bassista Ray Brown nel 1947, con cui divorziò nel 1953. Quest'ultima coppia adottò un bambino, Ray Brown Jr, anch'egli cantante jazz e blues, oltre che pianista e batterista.
Discografia
Singoli
- 1936 - My Melancholy Baby (con Teddy Wilson) - 6ª posizione negli Stati Uniti
- 1937 - Goodnight My Love (con Benny Goodman) - 1ª posizione negli Stati Uniti
- 1938 - A-Tisket, A-Tasket (con Chick Webb) - 1ª posizione negli Stati Uniti - Grammy Hall of Fame Award 1986
- 1938 - I Found My Yellow Basket (con Chick Webb) - 3ª posizione negli Stati Uniti
- 1938 - F.D.R. Jones (con Chick Webb) - 8ª posizione negli Stati Uniti
- 1939 - Undecided (con Chick Webb) - 8ª posizione negli Stati Uniti
- 1939 - I Want the Waiter (With the Water) - 9ª posizione negli Stati Uniti
- 1940 - Five O'Clock Whistle - 9ª posizione negli Stati Uniti
- 1944 - I'm Making Believe (con The Ink Spots) - 1ª posizione nella Billboard Hot 100 negli Stati Uniti per 2 settimane
- 1944 - Cow-Cow Boogie (con The Ink Spots) - 10ª posizione negli Stati Uniti
- 1944 - Into Each Life Some Rain Must Fall (con The Ink Spots) - 1ª posizione negli Stati Uniti
- 1945 - And Her Tears Flowed Like Wine - 10ª posizione negli Stati Uniti
- 1945 - I'm Beginning to See the Light (con The Ink Spots) - 5ª posizione negli Stati Uniti
- 1945 - It's Only a Paper Moon - 9ª posizione negli Stati Uniti
- 1946 - You Won't Be Satisfied (Until You Break My Heart) (con Louis Armstrong) - 10ª posizione negli Stati Uniti
- 1946 - Stone Cold Dead in the Market (He Had It Coming) (con Louis Jordan) - 7ª posizione negli Stati Uniti
- 1946 - (I Love You) For Sentimental Reasons - 8ª posizione negli Stati Uniti
- 1947 - That's My Desire - 3ª posizione negli Stati Uniti
- 1948 - My Happiness - 6ª posizione negli Stati Uniti
- 1949 - Baby, It's Cold Outside (con Louis Jordan)
- 1950 - Can Anyone Explain?/Dream a Little Dream of Me (con Louis Armstrong)
- 1954 - (I Love You) For Sentimental Reasons/It's Only A Paper Moon (Decca Records, 29136)
- 1954 - Lullaby of Birdland/Later (Decca Records, 29198)
- 1954 - If You Don't I Know Who Will/An Empty Ballroom (Decca Records, 29259)
- 1959 - But Not for Me - Grammy Award alla miglior interpretazione vocale femminile pop
- 1960 - How High the Moon - Grammy Hall of Fame Award 2002
- 1960 - Jingle Bells
- 1962 - Desafinado (Slightly Out of Tune)
- 1967 - Born to Lose/I Taught Him Everything He Knows
- 1968 - Hawaiian War Chant/It's Only Love
- 1968 - It's Up to Me and You/Brighten the Corner
- 1969 - A Place for Lovers/Lonely Is
Album in studio
Album live
- 1958 - Ella at the Opera House (Verve Records)
- 1958 - Ella Fitzgerald and Billie Holiday at Newport (Verve Records)
- 1960 - Ella in Berlin: Mack the Knife (Verve Records) - Grammy Award alla miglior interpretazione vocale femminile pop e Grammy Hall of Fame Award 1999
- 1961 - Ella in Hollywood (Verve Records)
- 1964 - Ella at Juan-Les-Pins (Verve Records)
- 1965 - Ella in Hamburg (Verve Records)
- 1966 - Ella and Duke at the Cote D'Azur (con Duke Ellington) (Verve Records)
- 1968 - Live From The Cave Supper Club
- 1968 - More Ella in Concert, 1968 (Verve Records)
- 1969 - Sunshine of Your Love (Verve Records)
- 1972 - Jazz at Santa Monica Civic '72 (Pablo Records)
- 1973 - Newport Jazz Festival: Live at Carnegie Hall (Columbia Records)
- 1974 - Ella in London (Pablo Records)
- 1975 - Montreux '75 (Pablo Records)
- 1977 - Montreux '77 (Pablo Records)
- 1979 - Digital III at Montreux (Pablo Records) - Grammy Award for Best Jazz Vocal Performance, Female 1982
- 1979 - A Perfect Match (con Count Basie) (Pablo Records) - Grammy Award for Best Jazz Vocal Performance, Female 1980
- 1982 - Ella à Nice (Pablo Records)
- 1984 - The Stockholm Concert, 1966 (con Duke Ellington) (Pablo Records)
- 1988 - Ella in Rome: The Birthday Concert (registrato nel 1958) (Verve Records)
- 1991 - Ella Returns to Berlin (registrato nel 1961) (Verve Records)
- 1993 - The Complete Ella In Berlin: Mack The Knife
- 1996 - Ella Fitzgerald With The Tommy Flanagan Trio (Capitol & Reprise Records)
- 1999 - Ella in Budapest, Hungary (Pablo Records)
- 2001 - Sophisticated Lady (con Joe Pass) (registrato tra il 1975 e il 1983) (Pablo Records)
- 2007 - Ella Fitzgerald live at Mister Kelly's (registrato nel 1958) (Verve Records)
- 2009 - Twelve Nights in Hollywood (registrato nel 1961) (Verve Records) - quarta posizione nella classifica Jazz Albums
- 2011 - Ella In Japan: 'S Wonderful
Partecipazioni
- 1953 - J.A.T.P In Tokyo Live at the Nichigeki Theatre 1953 (Verve Records)
- 1955 - Songs from Pete Kelly's Blues (Decca Records)
- 1957 - One O'Clock Jump (con Count Basie e Joe Williams) (Verve Records)
- 1983 - Return to Happiness (per la Jazz at the Philharmonic)
- 1989 - Back on the Block (Qwest Records)
- 1992 - The Setting Sun - Music From The Original Motion Picture Soundtrack (Rca Victor VICP-8084, Giappone). Ella Fitzgerald canta "The Setting Sun". Questa è la sua ultima registrazione professionale, effettuata nel Gennaio 1992 con gli arrangiamenti di Billy May ( Fonte: https://www.discogs.com/it/Various-The-Setting-Sun-Rakuyô-Music-From-The-Original-Motion-Picture-Soundtrack/release/8310263)
Antologie
- 1994 - The Complete Ella Fitzgerald Songbooks (Verve Records) - Grammy Award for Best Historical Album 1995
- 1995 - Ella: The Legendary Decca Recordings
- 1997 - The Complete Ella Fitzgerald & Louis Armstrong on Verve (Verve Records)
- 2007 - Love Letters from Ella (Concord Music Group) - seconda posizione nella classifica Jazz Albums
- 2012 - 10 Great Christmas Songs (Capitol Records) - ottava posizione nella classifica Jazz Albums
- 2013 - The Voice of Jazz box di 10 CD + libro (Verve)
Filmografia
Onorificenze
Note
- ^ (EN) Ella Fitzgerald, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 25 novembre 2022.
- ^ Gli anni 40, su swingfever.it, Swing Fever. URL consultato il 25 marzo 2022.
- ^ Google Doodle honours 'Queen of Jazz' Ella Fitzgerald on 96th birthday, su independent.co.uk. URL consultato il 4 dicembre 2024.
- ^ Vedi, su musicafilm.it. URL consultato il 23 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2010).
- ^ Vedi
- ^ Vedi, su italy.real.com. URL consultato il 25 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2008).
- ^ ellafitzgerald.com. URL consultato il 21 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2017).
- ^ Biography, su Ella Fitzgerald, 11 marzo 2015. URL consultato il 21 dicembre 2018.
- ^ a b c Stuart Nicholson, Ella Fitzgerald: 1917–1996, London: Indigo, 1996, p. 4, ISBN 978-0-575-40032-0.
- ^ Matthew Whitaker, Icons of Black America: Breaking Barriers and Crossing Boundaries, vol. 1, Greenwood, 2011, p. 302, ISBN 978-0-313-37643-6, OCLC 781709336.
- ^ a b Stuart Nicholson, Ella Fitzgerald: 1917–1996, London: Indigo, 1996, p. 5, ISBN 978-0-575-40032-0.
- ^ Stuart Nicholson, Ella Fitzgerald: 1917–1996, London: Indigo, 1996, p. 7, 13, ISBN 978-0-575-40032-0.
- ^ a b Stuart Nicholson, Ella Fitzgerald: 1917–1996, London: Indigo, 1996, p. 6, ISBN 978-0-575-40032-0.
- ^ Stuart Nicholson, Ella Fitzgerald: 1917–1996, London: Indigo, 1996, p. 7, ISBN 978-0-575-40032-0.
- ^ Stephen Holden, Ella Fitzgerald, the Voice of Jazz, Dies at 79, The New York Times, 16 giugno 1996. URL consultato il 23 marzo 2015.
- ^ Biography, su ellafitzgerald.com, EllaFitzgerald.com (Official website), 11 marzo 2015. URL consultato il 7 febbraio 2018.
- ^ Stuart Nicholson, Ella Fitzgerald: 1917–1996, London: Indigo, 1996, p. 14, ISBN 978-0-575-40032-0.
- ^ Remarks on Presenting the Presidential Medals of Freedom; December 11, 1992
- ^ Los Angeles Times
- ^ National Medal of Arts
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su ellafitzgerald.com.
- Ella Fitzgerald (canale), su YouTube.
- Fitzgerald, Ella, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Fitzgerald, Ella, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Ella Fitzgerald, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Ella Fitzgerald, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Ella Fitzgerald, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
- Ella Fitzgerald, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C.
- Ella Fitzgerald, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Ella Fitzgerald, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Ella Fitzgerald, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Ella Fitzgerald, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Ella Fitzgerald, su Genius.com.
- (EN) Ella Fitzgerald, su Billboard.
- Registrazioni audiovisive di Ella Fitzgerald, su Rai Teche, Rai.
- Ella Fitzgerald, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Ella Fitzgerald, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Ella Fitzgerald, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Ella Fitzgerald, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) Ella Fitzgerald, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Ella Fitzgerald, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) Ella Fitzgerald, su filmportal.de.
- recensione Ella in London ('74), su storiadellamusica.it.
- Fondazione Ella Fitzgerald, su ellafitzgeraldfoundation.org.
- Ella Fitzgerald Fan Page, su ellafitzgerald.altervista.org. URL consultato il 1º settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2006).
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