Elevator Action (エレベーターアクション?, Erebētā Akushon) è un videogioco arcade a piattaforme del 1983, prodotto e pubblicato dalla Taito, portato anche a varie piattaforme casalinghe nel 1985-1987. Si tratta di un titolo con una meccanica di gioco piuttosto innovativa per l'epoca[4].
Il protagonista è Agente 17, nome in codice Otto, un agente segreto che si infiltra in un grattacielo, dopo essersi calato sul tetto con un rampino; egli deve riuscire a rubare alcuni documenti e poi a fuggire rubando un'auto dal garage posto al piano terra. Ma l'edificio brulica di guardie armate e può essere attraversato solo grazie a numerosi ascensori (elevator in inglese) e scale mobili.
Modalità di gioco
Ogni livello di Elevator Action consiste in un unico grattacielo (cambiano solo i colori dei muri), alto decine di piani. La schermata scorre verticalmente man mano che si scende. Inizialmente i piani sono semplici e stretti, ma poi si allargano e il sistema di ascensori può diventare anche complesso, come un rompicapo. Ci sono numerose porte blu, dalle quali escono casualmente i nemici. Le poche porte rosse invece contengono i documenti da rubare, e bisogna entrare in ognuna di queste (ottenendo 500 punti) prima di poterlo terminare, raggiungendo il piano terra.
I nemici sono principalmente guardie in vestito nero e borsalino, armate di pistola (il protagonista ha un'arma identica). Tutte le pistole possono sparare solo in orizzontale, con munizioni illimitate, e uccidono con un sol colpo. Toccarli fisicamente non è di per sé letale.
Agente 17 può saltare per schivare i proiettili bassi; se salta addosso a un nemico lo elimina con un calcio. Può accovacciarsi per schivare i proiettili alti e anche sparare mentre è accovacciato. Alcune zone del palazzo sono al buio e non è possibile vedere le porte blu chiuse. Si può oscurare temporaneamente una zona anche sparando ai lampadari, i quali tra l'altro cadendo elimineranno i nemici che vi si trovano sotto. Si può perdere la vita quando l'agente viene colpito da un proiettile del nemico, oppure cadendo nella tromba degli ascensori o ancora venendo schiacciato sopra o sotto un medesimo (questo può accadere anche ai nemici).
Accoglienza
Ai suoi tempi, la versione originale arcade fu molto popolare[5], mentre quella per Commodore 64 ottenne alcuni giudizi molto negativi; tra gli altri, la rivista britannica Commodore User arrivò ad assegnargli 1/10[6]. Al contrario, per la portatile Game Boy ottenne invece diversi giudizi positivi.
La rivista Play Generation diede al remakeElevator Action Deluxe per PlayStation 3 un punteggio di 67/100, trovandolo un gioco frustrante e confusionario, che sarebbe piaciuto solo ai nostalgici o ai patiti della sfida più ardua[7].
Nel 1994 è uscito un seguito ufficiale, Elevator Action Returns, che permette tra l'altro di giocare contemporaneamente in doppio[10]. Un altro esclusivo nel formato da sala è stato rilasciato nel 2009, con il nome Elevator Action: Death Parade[11].
La conversione per Atari 2600 venne parzialmente sviluppata a suo tempo, ma mai completata. Al Classic Gaming Expo2001 la CGE Services Corp. pubblicò questo prototipo, abbastanza giocabile, prodotto in circa duecento copie con confezioni ispirate a quelle classiche Atari[12].
Nel 2011 fu pubblicato un nuovo remake per PlayStation Network, intitolato Elevator Action Deluxe, il quale presenta nuovi nemici, una modalità multiplayer in locale per quattro giocatori e tre medaglie da sbloccare per ogni livello[17].