Duomo di Capua
La cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Capua, sede vescovile dell'omonima arcidiocesi e monumento nazionale italiano. StoriaLa tradizione attribuisce l'edificazione del duomo al vescovo Landulfo nell'856, ma venne ricostruito dapprima nel X secolo e poi, ad opera dell'arcivescovo Erveo (1072–1086), verso la fine dell'XI secolo; questi aggiunse il porticato d'ingresso, ampliato in seguito nel Quattrocento, e ristrutturò notevolmente l'annesso palazzo vescovile. Nel corso del Settecento l'intero complesso venne ristrutturato radicalmente; ancora tra il 1854 ed il 1857, durante l'episcopato di Giuseppe Cosenza, l'architetto Federico Travaglini rinnovò la chiesa, che venne quasi completamente rasa al suolo durante i bombardamenti del 1943: fu ricostruita tra il 1949 ed il 1957. Nel 1992, all'interno della cappella del Corpo di Cristo, venne inaugurato il Museo diocesano di Capua, ove sono conservate opere pittoriche e scultoree provenienti da varie chiese cittadine. Dal 1827 ha il rango di basilica minore.[1] DescrizioneLa cattedrale ha una pianta a croce latina a tre navate suddivise da 24 colonne di granito. È preceduta da un quadriportico con 16 colonne, uno dei pochi resti dell'antico edificio dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale: esso è in stile barocco ed è sorretto da colonne d'epoca romana. Altro resto dell'antica cattedrale è la torre campanaria, fatta edificare nella seconda metà del IX secolo dal vescovo Landone: in essa sono visibili vestigia della romanità classica, tra cui alcuni bassorilievi provenienti, forse, dall'anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere. All'interno, tra le maggiore opere artistiche, sono da menzionare alcuni manufatti, che è tutto ciò che resta delle decorazioni che si sono susseguite nel corso dei secoli:
Immagini della cattedrale
NoteBibliografia
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