Capi (mitologia greca)
Capi (in greco antico: Κάπυς?, Kápys) è un personaggio della mitologia greca. Fu re di Dardania[1]. GenealogiaFiglio di Assaraco e padre di Anchise[2][3][4] e di Acete[5], forse anche di Laocoonte e Antenore. MitologiaRiconosciuto come il mitologico fondatore ed eponimo dell'antica Capua[7], secondo Virgilio giunse in quella terra dopo aver viaggiato al seguito di Enea[8] ma la tradizione più antica afferma che vi giunse da solo[9] e che la sua tomba fu distrutta dai coloni di Giulio Cesare[10]. Secondo altre fonti, la città di Capua fu fondata da un generale sannita omonimo di questo personaggio[11] ed esiste un personaggio compagno di Enea e di nome Capi che fondò un'omonima città in Arcadia[12]. Nell'EneideCapi è anche un personaggio dell'Eneide di Virgilio[13]. La prima apparizione di questo personaggio, un nobile troiano, è nel libro II: al pari di Laocoonte, egli si appella ai suoi concittadini affinché non introducano in città il cavallo di legno offerto dai Troiani, senza però venire ascoltato[13]. Sopravvissuto alla distruzione della sua città, Capi si aggrega ai compagni di Enea e arriva con lui nel Lazio, dove tra l'altro prende parte alla guerra contro gli italici[13]. In combattimento uccide il nemico Priverno, come è detto nel libro IX[13]. Nel libro X Virgilio parla di Capi come futuro fondatore della città di Capua[13][14]. Note
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