Il territorio, nel mezzo della Pianura Padana, è caratterizzato da un'altitudine costante (92 m s.l.m.), il suolo è argilloso.
La vegetazione caratteristica comprende pioppo (bianco e nero), carpino, biancospino, Robinia pseudoacacia, olmo, sambuco.
Dresano gode di un clima caratterizzato da estati calde e afose e inverni relativamente miti e piovosi. Occasionalmente si verificano copiose nevicate.
La fine di agosto e gli inizi di settembre sono caratterizzati da violenti temporali e forti grandinate che "chiudono" l'estate.
Il centro storico vanta i resti di uno dei più antichi edifici dresanesi: sul lato est di piazza Manzoni infatti è ancora presente il muro di un'abitazione con un massiccio portone di legno che anticamente faceva parte del convento di monaci benedettini ai quali si deve il lavoro di bonifica e coltivazione dei territori paludosi circostanti.
In questa zona era presente la malaria.
Il toponimo deriva dall'antica presenza, in queste terre paludose, di 3 insenature: tre 'seni', da cui la modifica nel corso dei secoli del nome: Tresseno → Tressano → Tresano → Dresano.[senza fonte]
Le tre insenature compaiono anche nello stemma del paese, sormontate da tre pioppi, il pioppo essendo uno degli alberi tipici di questa zona della Pianura Padana.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 6 dicembre 1963.[5]
«D'argento, a tre alberi nodriti sulla campagna, il centrale più elevato, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori di Comune.»
L'origine dello stemma del comune di Dresano risulta piuttosto evidente. Il messaggio che gli amministratori del tempo hanno voluto trasmettere, mediante le figure araldiche dello stemma da loro prescelto, ha un carattere decisamente descrittivo: sono state evidenziate infatti, tramite corrette figure araldiche, le caratteristiche naturali del territorio amministrato. In particolare, la scelta è stata quella di descrivere visivamente la salubrità del loro territorio e la fertilità della loro terra, inserendo nello stemma la rappresentazione di tre alberi che, come si ricava dalla lettura di alcuni documenti allegati alla pratica di concessione, avrebbero dovuto essere tre alberi di pioppo. Una curiosità di carattere araldico: l'aggettivo araldico "nodrito" sta a significare un albero, o un altro tipo di vegetale, che si rappresenta senza le sue radici, in quanto nascoste da un'altra partizione araldica; nel caso specifico, dalla figura araldica della "campagna", ossia la parte inferiore dello scudo, delimitata da una linea orizzontale.[6]
Il gonfalone è un drappo partito di verde e di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
Il centro storico di Dresano vanta l'antica cascina Belpensiero, la cui aia è dimora di un platano secolare. La cascina viene già citata in fonti storiche del 1500 ed è tuttora immersa tra i campi a 1 km dal paese.[senza fonte]