Diocesi di Tenedo
La diocesi di Tenedo (in latino Dioecesis Tenediensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaTenedo, isola della Turchia, fu sede di un'antica diocesi, suffraganea dell'arcidiocesi di Mitilene. Nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli, Tenedo compare per la prima volta all'inizio X secolo, nella Notitia tradizionalmente attribuita all'imperatore Leone VI, al terzo posto tra le suffraganee di Mitilene.[1] La diocesi è documentata ancora in altre Notitiae fino al XII secolo; in tre Notitiae del XIV secolo è annoverata tra le sedi metropolitane del patriarcato. Michel Le Quien, nella sua opera Oriens Christianus, attribuisce a Tenedo tre vescovi: Diodoro, che firmò la lettera sinodale del concilio di Sardica (343/344);[2] Anastasio, deposto nel 431 per le sue posizioni teologiche favorevoli al nestorianesimo;[3] e Florenzio, che fece parte del cosiddetto brigantaggio di Efeso del 449 e del concilio di Calcedonia del 451. In realtà Florenzio era vescovo di Mitilene, che, dopo la deposizione di Anastasio, assumeva in sé anche la carica di vescovo di Tenedo, di Poroselene e del litorale asiatico di competenza dei vescovi di Lesbo;[4] in questa occasione sembra che Florenzio fosse rappresentato sull'isola di Tenedo da un corepiscopo, Evelpisto.[5] La sigillografia ha restituito il nome del vescovo Giorgio, il cui sigillo è datato all'XI secolo.[6] Dal XIX secolo Tenedo è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 7 gennaio 1971. CronotassiVescovi greci
Vescovi titolari
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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