La diocesi fu eretta nel V secolo. La tradizione, attestata da antichi cataloghi episcopali, riconosce come primi vescovi i santi Ereziolo e Esuperio, sui quali la storia tuttavia non ha altre informazioni. Il primo vescovo storicamente documentato è Leonziano, che prese parte al concilio di Orléans del 511.
Tra i primi vescovi, il più conosciuto è san Laudo, noto con l'ortografia di Saint-Lô, che secondo la tradizione sarebbe diventato vescovo a dodici anni e avrebbe governato la diocesi per quarant'anni, dal 525 al 565. Sia Laudo che Leonziano firmarono gli atti dei concili di Orléans come episcopi Brioverensis, ossia di Briovère, città che poi prese il nome da san Laudo, ossia Saint-Lô.[2]
A seguito dell'invasione dei Normanni, nel 911 il vescovo Teodorico trasferì la residenza vescovile a Rouen; traccia di questa presenza a Rouen fu l'esenzione del priorato cittadino dedicato a Saint-Lô, che fino alla rivoluzione del 1789 rimarrà esente dalla giurisdizione degli arcivescovi e direttamente dipendente dai vescovi di Coutances.[3] Nel 1025 il vescovo Herbert lasciò Rouen per Briovère, che in questa occasione prese il nome di Saint-Lô, e finalmente, nella seconda metà dell'XI secolo il vescovo Goffredo di Montbray fece ritorno a Coutances.
L'epoca di Goffredo, che governò per quasi cinquant'anni, è il periodo aureo della diocesi. A lui si deve la consacrazione della nuova cattedrale nel 1056 alla presenza del duca Guglielmo; questo edificio, distrutto da un incendio nel 1218, verrà nel XIII secolo ricostruito in forme gotiche. Il vescovo è noto poi per aver assistito da una altura alla battaglia di Hastings (1066) con le braccia alzate verso il cielo, come il Mosè biblico; visse in Inghilterra per diversi anni, ottenendo il titolo militare di magister equitum e ritornò nella sua diocesi solo dopo la morte di Guglielmo. Durante il suo episcopato furono fondate le più importanti abbazie della diocesi, ossia quelle di Lessay, di Saint-Sauveur e di Montebourg.
Tra i successivi vescovi, si ricordano: Algare († 1151), che aveva soggiornato nel Devonshire, fu un grande riformatore; Jean d'Essay († 1274) fece redigere un elenco di tutte le parrocchie e le chiese della diocesi, fondamentale per la conoscenza della geografia diocesana dell'epoca; Robert de Harcourt († 1315) istituì il famoso collegio d'Harcourt a Parigi; Sylvestre de La Cervelle († 1386) promulgò una serie di statuti diocesani, che permettono di conoscere gli usi e i costumi dell'epoca; Philibert de Montjeu († 1439) giocò un ruolo importante durante il concilio di Basilea e nella questione dell'eresiahussita; Geoffroy Herbert († 1510) fondò il collegio di Coutances e ricostruì la chiesa di San Pietro.
Nel Medioevo ai vescovi di Coutances fu concesso il privilegio di indossare il pallio, generalmente riservato agli arcivescovimetropoliti. Il privilegio sarà mantenuto fino al 1978, quando sarà abrogato da papa Paolo VI.
L'ultimo vescovo eletto dal capitolo fu Adrien Gouffier de Boissy nel 1510. Successivamente il diritto di elezione del vescovo fu concesso tramite concordato al re di Francia: alla Santa Sede spettava l'investitura canonica, senza la quale l'eletto non poteva entrare in carica.
Nel XVI secolo il luteranesimo prese piede ben presto in Normandia e nella diocesi di Coutances. Nel 1555 viene fondata la prima Chiesa riformata della diocesi a Saint-Lô, dove i riformati erano la maggioranza della popolazione. Nel 1562 gli Ugonotti si impadronirono della città di Coutances; a farne le spese fu soprattutto il vescovo Arthur de Cossé, che fu fatto prigioniero, malmenato e poi sottoposto al pubblico ludibrio; il testo della cattedrale fu saccheggiato; solo nel 1575 la lega cattolica avrà la meglio sui riformati. Conseguenza della riforma fu la perdita della giurisdizione diocesana sulle Isole del Canale, che pur facendo parte politicamente dei domini dei Re d'Inghilterra, erano anche parte della diocesi di Coutances; nel 1569 un decreto di Elisabetta I stabilì la separazione del clero insulare da quello diocesano.
La riforma cattolica vide all'opera importanti e devoti vescovi: Nicolas de Briroy († 1620) risollevò la diocesi dalle rovine materiali delle guerre di religione, visitò spesso la diocesi e restaurò l'uso del sacramento della cresima, caduto in disuso nei decenni precedenti; durante l'episcopato di Léonor I de Goyon de Matignon († 1646) furono istituite in diocesi sei case religiose, testimoni di un rinnovamento spirituale; Loménie de Brienne († 1720) creò invece diverse scuole e istituzioni scolastiche.
Nel XVII secolo la cattedrale di Coutances divenne la prima chiesa al mondo ad avere un altare dedicato al Sacro Cuore di Gesù, grazie all'opera di san Giovanni Eudes. Nel 1650 il vescovo Claude Auvry istituì il seminario diocesano, con il prezioso contributo dello stesso san Giovanni, alla cui congregazione affidò la direzione.
Con la promulgazione della costituzione civile del clero (1790), la diocesi fu fatta coincidere con il nuovo dipartimento della Manica. Il vescovo legittimo Talaru de Chalmazel fuggì in Inghilterra, mentre fu insediato il nuovo vescovo costituzionale François Bécherel, che seppe dirigere la diocesi con saggezza e avvedutezza, così da risparmiarle, almeno fino al 1793, le devastazioni che invece la rivoluzione causò altrove; per esempio, il seminario continuò a funzionare regolarmente e tra il 1792 e il 1793 sfornò 200 nuovi preti, alcuni dei quali appartenenti ad altre diocesi.
A metà dell'Ottocento la diocesi aveva il più alto numero di preti di tutta la Francia, circa 1.190, mentre nello stesso periodo a Marsiglia ve n'erano solo 180 e a Bourges 240.[5] Nello stesso periodo si esaurì lo scisma detto Petite Eglise, formato da quei preti che, legati alla mentalità dell'Ancien régime, non avevano accettato il regime concordatario. Il vescovo Jacques-Louis Daniel († 1862) fece costruire un nuovo seminario e introdusse la liturgia romana nella diocesi. Il suo successore Jean-Pierre Bravard (dimesso nel 1875) ottenne che Mont-Saint-Michel cessasse d'essere una prigione e trasformò la sua cappella in un luogo di pellegrinaggio.
Il 12 luglio 1854 ai vescovi di Coutances fu concesso di aggiungere al proprio titolo quello di vescovi di Avranches.
Nel 1995 e nel 2005 è stata approvata la nuova suddivisione amministrativa della diocesi, che ha considerevolmente ridotto il numero delle parrocchie dalle oltre 600 a poco più di 60.
Cronotassi dei vescovi
I più antichi cataloghi episcopali di Coutances risalgono, nella loro parte primitiva, alla fine dell'XI secolo. La serie di oltre 30 vescovi fino a Teodorico (911) è verificabile con documenti esterni al catalogo solo per i prelati del IX secolo e per pochi altri vescovi dei secoli precedenti. Molti dunque sono i nomi del catalogo non documentabili storicamente; alcuni di questi sono esclusi da Gallia christiana; altri nomi appartengono ai vescovi della diocesi di Costanza.
Nella presente conotassi, si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
^Alcuni autori ipotizzano che Briovère fosse la sede primitiva della diocesi. Cfr. Bernard Jacqueline, Briovère, diocèse normand disparu, in Annales de Normandie, 4 (1985), pp. 383-384.
^Il prolungato soggiorno dei vescovi a Rouen, secondo Laplatte (op. cit., col. 977) è dovuto a motivi politici, non militari.
^Noto anche per la Vita di san Marculfo, secondo la quale sembra che questo vescovo abbia pontificato durante il regno di Childeberto I (prima del 524), dunque prima di san Leonziano.
^Il vescovo Ursinus menzionato dai cataloghi e da alcune cronotassi tradizionali dopo Romacharius, fu in realtà vescovo di Costanza nell'odierna Svizzera. Nepus, inserito dopo Lupicinus, fu in realtà vescovo di Avranches.
^Questo vescovo (Charibonus) non è identificabile con nessuno dei vescovi del catalogo episcopale, benché sia certamente documentata la sua appartenenza alla sede di Coutances.
^Il vescovo Waldomarus menzionato dal catalogo è stato identificato con il Baldomerus di cui parla un privilegio di Clodoveo II del 653 o 654; in realtà, come spiega Duchesne (op. cit.', p. 240, nota 3), Baldomerus non è nient'altro che Sant'Omer (Audomarus).
^Gallia christiana e gli autori che ne dipendono, inseriscono questo vescovo, documentato nel 660 ma senza indicazione della sede di appartenenza; ma, come fa notare Duchesne, nessun nome del catalogo può essere riconducibile ad un Hughierius (cfr. catalogo riportato da Duchesne a p. 237).
^Secondo Duchesne, il vescovo Frodomundus è identificabile con il Rothmundus del catalogo episcopale.
^Gallia christiana identifica questo presunto vescovo con l' Aldebertus del catalogo episcopale, ma impropriamente secondo Duchesne.
^Il vescovo Salomone inserito dall'antico catalogo episcopale prima di Agazio fu un vescovo di Costanza.
^Uno tra i vescovi Lista e Ragenardo morì nell'890 in occasione della conquista di Saint-Lô da parte dei Normanni; le cronache dell'epoca tuttavia non riportano il nome del vescovo.
^Il 4 maggio 1648 fu confermato vescovo di Lisieux.
(FR) C. Laplatte, v. Coutances, «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. XIII, Paris, 1956, coll. 969-990
(FR) Auguste Lecanu, Histoire du diocèse de Coutances et Avranches depuis les temps les plus reculés jusqu'à nos jours, Coutances-Paris-Rouen, vol. I, 1877 e vol. II, 1878