Rouen
Rouen (AFI: /ʁwɑ̃/), in italiano arcaico Roano,[2] è una città di 114 187 abitanti nel nord della Francia, al centro di un'area metropolitana (Métropole Rouen-Normandie) di oltre 500 000 abitanti, capoluogo del dipartimento della Senna Marittima e della regione della Normandia, attraversata dalla Senna e da tre suoi affluenti: l'Aubette, il Robec, e il Cailly. I suoi abitanti sono chiamati Rouennais. Tra le più importanti città d'arte del Paese tanto da meritarsi l'appellativo di «Città Museo» (Ville Musée)[3], conserva, infatti, un elevato numero di mirabilissimi monumenti, soprattutto gotici, e un centro storico ancora ricco di antiche case a graticcio costituenti un importante esempio di complesso medievale nord-europeo. Città natale di Gustave Flaubert e Pierre Corneille, è sede di un'arcidiocesi, il cui arcivescovo è primate di Normandia. La città è una delle poche in Francia ad essere onorata con la Legion d'onore. Geografia fisicaTerritorioLa città sorge nella bassa Valle della Senna, fra le ampie anse che il fiume forma in Normandia, a circa 60 km dal mare. È attraversata dalla Senna e dai suoi affluenti, l'Aubette, il Robec e il Cailly. Nel suo percorso cittadino, la Senna forma un'isola, l'Isola Lacroix. Clima
IstruzioneA Rouen si trovano un'università (Université de Rouen-Normandie) e vari altri istituti d'insegnamento superiore, fra cui la nota NEOMA Business School, situata presso la vicina Mont-Saint-Aignan, e una Grande École d'Ingénieurs, l'INSA di Rouen, nel comune di Saint Étienne du Rouvray (periferia sud della città). StoriaAntichitàLa città venne fondata nell'antichità dalla tribù celtica dei Veliocassi col nome di Ratumacos, nella sponda destra della Senna. Essi controllavano il vasto territorio della bassa valle della Senna da cui prese il nome di Vexin. Ratumacos ne divenne la capitale. Dopo la conquista della Gallia da parte di Cesare, la città venne rifondata col nome di Rotomagus. La città Gallo-Romana vera e propria venne poi ampliata, ma anche del tutto rifondata sotto il regno di Augusto, fino a raggiungere la grandezza di seconda città della Gallia, preceduta soltanto da Lugdunum (Lione). Tuttavia questo benessere non durò molto a lungo, infatti dal IV secolo iniziarono le prime invasioni barbariche dei Germani. Fu in questo periodo che Rouen divenne sede vescovile e vide la costruzione della sua prima cattedrale ad opera del primo vescovo San Victricio. Quest'ultimo infatti descrive nel suo De laude domini del 396, la costruzione di una basilica, al fine di ospitare le reliquie che aveva ricevuto da Sant'Ambrogio. Faceva riferimento alla chiesa di santo Stefano allora in costruzione. MedioevoDai Vichinghi al Ducato di NormandiaA partire dal IX secolo i Vichinghi fecero numerose incursioni nella Valle nella Senna e, come citato nelle cronache del tempo dell'Abbazia di Fontenelle, il 14 maggio 841 distrussero Rouen: (FR)
«L'an de l'incarnation du Seigneur 841, les Normands arrivèrent avec leur chef Oscherus et brûlèrent la ville de Rouen le 14 mai.» (IT)
«Nell'anno dell'Incarnazione del Signore 841 i Normanni sono calati con la loro guida Oschero, ed hanno raso al suolo la città di Rouen bruciandola il 14 maggio.» Le incursioni vichinghe continuarono, tanto che la città venne riattaccata nuovamente nell'843. Infine nel 911 il re Carlo III di Francia si vide costretto a stipulare il Trattato di Saint-Clair-sur-Epte col loro capo Rollone, con il quale gli cedeva le terre della bassa valle della Senna, equivalente all'odierna Alta Normandia, in cambio di un giuramento di vassallaggio (che fu pronunciato nel 940) e di un impegno a ricevere il battesimo. Rollone doveva inoltre difendere l'estuario della Senna dalle ulteriori incursioni vichinghe. Rollone vi fondò allora il Ducato di Normandia, e Rouen ne divenne la capitale. Rollone vi instaurò il cosiddetto Échiquier de Normandie, Corte sovrana di Normandia, un'assemblea dei notabili del ducato (nobili, prelati, balivi) rappresentandone le principali città feudali di Rouen, Caudebec-en-Caux, Évreux, Les Andelys, Caen, Coutances e Alençon. Si riunivano in città due volte l'anno per tre mesi, all'inizio della primavera e dell'autunno. Nel 949, Riccardo Senza Paura batté, durante l'assedio di Rouen, la grande coalizione del re di Francia, Luigi IV d'Oltremare, dell'imperatore germanico, Ottone il Grande, e del Conte di Fiandra, Arnolfo il Grande. Fu una vittoria decisiva per l'avvenire della Normandia, che vide la città prosperare, divenire un porto commerciale con la regione parigina e mercato di schiavi. Nel X secolo, Abraham ben Jacov mercante arabo inviato dell'omayyade Califfo di Cordova, visitò anche Rouen, scrivendone un resoconto[5]. Nel 1066 con la gloriosa Battaglia di Hastings condotta da Guglielmo il Conquistatore, i duchi di Normandia divennero anche re d'Inghilterra. Il fatto venne mirabilmente rappresentato nel famoso Arazzo di Bayeux. Il 26 gennaio 1096, durante la Prima crociata, gli ebrei di Rouen, allora la più grande comunità a nord della Loira, vennero massacrati[6]. Tutti i Duchi di Normandia risiedettero a Rouen, a eccezione di Riccardo Cuor di Leone, che preferì sviluppare Caen come capitale, anche se il suo cuore si trova sepolto nella Cattedrale di Rouen. Nel 1150 Rouen ottenne la Carta Civica e venne amministrata da un governo di cento, detti Cent Pairs, ove gli abitanti vennero raggruppati in Corporazioni. Grande centro commerciale, Rouen, esportava sale e pesce verso Parigi, e vino verso l'Inghilterra. Nella notte di Pasqua del 1200 un grave incendio distrusse la Cattedrale di Rouen, la cui ricostruzione richiese diversi secoli. Regno di FranciaIl 24 giugno 1204 il capitano Pierre de Préaux, guida dell'esercito del re di Francia Filippo Augusto, riconquista, dopo 40 giorni d'assedio, la città e dunque la Normandia, riattaccandola al Regno di Francia. Rouen mantenne i privilegi comunali ma vide la demolizione del castello ducale e l'edificazione di un forte (Château de Rouen) a controllo della città. Sorse sul sito dell'antico anfiteatro gallo-romano e venne poi abbattuto nel XV secolo. In questo periodo la città cresce vivamente e sviluppa una fiorente manifattura tessile, dove compra lana dall'Inghilterra e rivende il panno elaborato nelle fiere della Champagne. La sua prosperità resta comunque fortemente legata al commercio fluviale sulla Senna, dove i mercanti cittadini, detentori del monopolio dell'avamposto di Parigi già dall'epoca del duca Enrico II Plantageneto, spedivano in Inghilterra vino e grano, e importavano lana e stagno. La torbida vicenda delle tasse sfociò nei moti del 1281 che videro l'assassinio del sindaco e l'assalto dei palazzi nobiliari. Filippo il Bello affrontando le insurrezioni soppresse il Comune e ritirò il monopolio mercantile sulla Senna. Ma i cittadini ricomprarono le loro libertà nel 1294. Inoltre nel 1306 espulse le 5-6000 persone della comunità ebrea da Rouen. Nel luglio del 1348 la peste nera colpì la città. Nel 1382 scoppia un'altra grande rivolta urbana detta Harelle, la risposta reale vide una crudele repressione seguita dall'aumento vertiginoso delle tasse e dall'abolizione delle libertà comunali e dei privilegi mercantili sulla Senna. Guerra dei Cent'anni e dominazione ingleseIl 19 gennaio 1419, durante la Guerra dei Cent'anni, il re Enrico V d'Inghilterra, sostenuto dal duca di Borgogna, prese la città per fame dopo un estenuante assedio e riattaccò la Normandia alla corona inglese. Fu durante questo periodo, quando Rouen fu capitale del potere inglese nel Regno di Francia, che Giovanna d'Arco venne giudicata eretica e arsa sul rogo sulla piazza del Mercato Vecchio il 30 maggio 1431, su istigazione del duca di Bedford, Giovanni, e del Partito borgognone, dominante in città. Ritorno alla FranciaNel 1449 Carlo VII di Francia riprende la città dopo 30 anni di dominazione inglese, riannettendola definitivamente al Regno di Francia. Tutti i cantieri monumentali cittadini, rallentati dalla Guerra dei Cent'anni, vennero riattivati. Fu il caso delle chiese di San Maclovio e di Sant'Ouen, compiute in un ricchissimo stile gotico fiammeggiante. Nel novembre del 1468, il re Luigi XI di Francia autorizza il prolungamento della celebre Fiera di Rouen, il cosiddetto Pardon Saint-Romain, fino a ben sei giorni[7], atto che accrebbe notevolmente l'importanza e lo sviluppo cittadini. RinascimentoNel Rinascimento, Rouen diviene una delle più floride e popolose città di Francia, la maggiore dopo Parigi, Marsiglia e Lione; oltre che il principale centro normanno dell'arte rinascimentale. Grazie soprattutto ai suoi arcivescovi mecenati come Georges I d'Amboise e suo nipote Georges II d'Amboise, artisti e architetti come Roulland Le Roux hanno decorato le case e i palazzi con elementi italianeggianti, come nel Bureau des Finances, che sorge di fronte alla Cattedrale; o le porte della chiesa di San Maclovio, attribuite a Jean Goujon; o ancora il Gros-Horloge. La sua economia era legata essenzialmente alla manifattura laniera[8], ma anche alla seteria e alla metallurgia. I pescatori di Rouen arrivavano fino in Terranova per pescare il merluzzo, o fino al Baltico per le aringhe. Il sale veniva dal Portogallo e da Guérande. I suoi tessuti erano esportati anche in Spagna e i Medici fecero di Rouen il principale mercato dell'allume di potassio, fissativo dei colori sui tessuti, legato anche ai commerci col nuovo continente, dal quale la città si approvvigionava delle materie prime necessarie alla tintura dei tessuti, divenendo un gran centro tinturiero. All'inizio del XVI secolo, inoltre, la città era il principale porto commerciale francese verso il Brasile. Il potente cardinale Georges I d'Amboise, arcivescovo di Rouen, divenuto nel 1498 anche Primo ministro del re Luigi XII di Francia, conferisce nel 1499 la sede stabile all'Échiquier di Rouen, che sarà trasformato da Francesco I nel 1515 in Parlamento. Aveva poteri giudiziari, legislativi ed esecutivi sugli affari della Normandia. Aveva anche competenza sulla gestione del Canada francese. Era un organo di alto prestigio, il quale aveva al di sopra di esso solo il Conseil du Roi, il Consiglio del Re. Mantenne questo ruolo fino alla Rivoluzione francese. Guerre di religioneA partire dagli anni trenta del XVI secolo, a poco a poco una parte della popolazione cittadina si convertì al protestantesimo di stampo calvinista. I riformati rappresentavano da un quarto a un terzo circa della popolazione, e verso il 1560 i rapporti fra le comunità protestanti e cattoliche si inasprirono. La Strage di Wassy del primo marzo 1562 causò la prima Guerra di religione. I cattolici, tuttavia, presero il forte di Santa Caterina, che dominava la città, e così le autorità cittadine chiesero aiuto alla regina d'Inghilterra, la quale inviò delle truppe a sostegno dei protestanti, occupando Le Havre. Il 26 ottobre le truppe del re Carlo IX di Francia presero Rouen, saccheggiandola per tre giorni[9]. Il nuovo re Enrico IV di Francia, d'origine e simpatie protestanti, al fine di contrastare il fervore cattolico dei Guisa assalì più volte la città, ma Rouen resistette, e con particolare fierezza durante l'assedio del 1591-92 quando la soccorse l'armata spagnola di Alessandro Farnese, Duca di Parma[11]. Età modernaNel 1703 viene istituita a Rouen la Chambre de Commerce de Normandie. Benché una prima Scuola di Medicina vi fosse stata fondata già nel 1605, la città era sprovvista di una vera università. Tuttavia la sua influenza culturale era notevole, così nel 1734 vi venne fondata una Scuola di Chirurgia, la seconda di Francia dopo quella di Parigi (1724). Nel 1758 aprì il nuovo Hôtel-Dieu, ospedale, a ovest della città, rimpiazzando l'ormai troppo piccolo nosocomio che sorgeva a sud della cattedrale. Agli inizi dell'Ottocento la città visse una grande espansione economica e urbanistica, tanto da permettersi di riedificare la vecchia flèche della Cattedrale, andata distrutta dopo un incendio nel 1822. La guglia venne rielevata, in ghisa, su progetto dell'architetto Jean-Antoine Alavoine e raggiunse un'altezza di ben 151 metri da terra, che le valse il titolo di edificio più alto del mondo dal 1876 (data del suo compimento) al 1880 (completamento delle torri del duomo di Colonia), restando comunque a tutt'oggi la torre più alta in Francia. Le due guerreDurante la prima guerra mondiale Rouen fu una base dell'esercito britannico. Nel corso della seconda guerra mondiale, dopo esser stata eroicamente difesa dal Quinto Gruppo Franco motorizzato di Cavalleria, la città venne occupata dall'esercito tedesco comandato da Erwin Rommel il 9 giugno 1940. Il genio militare della difesa, per consentire l'evacuazione di più truppe possibili dopo la dichiarazione dello stato di città aperta, fece saltare i ponti principali[12] e l'artiglieria si accanì contro le truppe nemiche in entrata. Come punizione i tedeschi incendiarono e devastarono la parte sud della città tra la cattedrale e la Senna.[13]. Inoltre i pesantissimi bombardamenti subiti tra il 1942 e il 1944 distrussero tutti i ponti e la stazione ferroviaria. I due più gravi bombardamenti furono quello del 19 aprile 1944, da parte della Royal Air Force, che fece 816 morti e 20.000 feriti e arrecò notevoli danni alla cattedrale e al Palazzo di Giustizia; e quello detto della semaine rouge, la "Settimana rossa", portato a termine dall'aviazione statunitense tra il 30 maggio e il 5 giugno 1944, quando la cattedrale e il suo antico quartiere bruciarono di nuovo. Il 30 agosto 1944 le truppe canadesi entrarono nella città, liberandola dall'occupazione. Dopo la guerra il centro della città venne ricostruito secondo il piano Greber, sotto la direzione di Jean Demarest, François Herr e Jean Fontaine. Monumenti e luoghi d'interesseRouen ha il marchio “città d'arte e storia” (ville d'art et d'histoire) dal 2002[14]. Descritta da Stendhal come “l’Atene del gotico” ("Athènes du genre gothique"[15]), Rouen è nota per il suo patrimonio d'architettura gotica, comprendente sia chiese sia palazzi, e per le sue numerose case a graticcio medievali preservate. Edifici religiosi
Edifici civili
Galleria d'immagini
CulturaMusei
Rouen in letteratura
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti Infrastrutture e trasportiLa città è servita dall'aeroporto Rouen Vallée de Seine, dalle stazioni ferroviarie di Rouen-Rive-Droite e Rouen-Saint-Sever. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale (tram e autobus, queste sono le linee in servizio:
Dal 2007 esiste il servizio di Bike sharing: Cy'clic. EconomiaL'attività commerciale di Rouen è favorita dal suo porto fluviale, per quanto la città si trovi a circa 60 km dal mare. AmministrazioneRouen è suddivisa in tre cantoni, denominati cantone di Rouen-1, cantone di Rouen-2 e cantone di Rouen-3; nessun altro comune è compreso in questi cantoni.[17] Prima della riforma dei cantoni del 2014, era invece divisa in sette cantoni, nessuno dei quali comprendeva altri comuni. Dal 2012 il sindaco della città è Yvon Robert. SportNelle vicinanze della città era presente l'omonimo circuito motoristico. Ha ospitato cinque edizioni del Gran Premio di Francia validi per il campionato mondiale di Formula 1, tra il 1952 e il 1968, oltre ad alcune gare valide per il motomondiale. In città ha sede il Football Club de Rouen 1899, squadra di calcio cittadina. GemellaggiRouen è gemellata con: Note
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