Corydalis cava
La Colombina cava (nome scientifico Corydalis cava (L.) Schweigger & Kōrte, 1811) è una piccola pianta erbacea, perenne e bulbosa appartenente alla famiglia delle Papaveraceae, diffusa nell'Europa continentale[1]. TassonomiaIl genere della “Colombina cava” è abbastanza numeroso con circa 300 specie, di queste meno di una decina sono spontanee della nostra flora. La posizione tassonomica rispetto alla famiglia è invece in via di definizione: secondo la classificazione del Sistema Cronquist (degli anni '80 e considerata ormai “classica”) la specie di questa scheda appartiene alla famiglia delle Fumariaceae e relativo ordine delle Papaverales; mentre secondo le ultime ricerche filogenetiche del gruppo APG II System è stata spostata alla famiglia delle Papaveraceae e all'ordine delle Ranunculales (vedi tabella a destra). La presente specie appartiene alla sezione Bulbocapnos (Bernh.) W.D.J.Koch[2] caratterizzata dall'avere un tubero nella parte ipogea, dei fusti semplici con poche foglie e un unico racemo terminale. VariabilitàL'elemento più evidente di variabilità è il colore della corolla che nell'ambito della stessa popolazione può variare fino al violetto oppure al bianco. Di seguito sono indicate alcune varietà e sottospecie (l'elenco può non essere completo e alcuni nominativi sono considerati da altri autori dei sinonimi della specie principale o anche di altre specie):
IbridiNell'elenco che segue sono indicati alcuni ibridi interspecifici:
SinonimiLa specie di questa scheda, in altri testi, può essere chiamata con nomi diversi. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
Specie simili
EtimologiaL'etimologia del nome generico (corydalis) deriva da un vocabolo greco (korydalis) che significa “allodola” e fa riferimento allo sperone terminale del fiore che ricorda il dito posteriore delle allodole. I primi ad usare tale termine per queste piante sono stati il medico greco antico ellenista Galeno (Pergamo, 129 – 216) e il naturalista belga Rembert Dodoens, vissuto fra il 1517 e il 1585. Nome ripreso dal botanico e micologo svizzero Augustin Pyrame de Candolle (Ginevra, 4 febbraio 1778 – 9 settembre 1841), ma introdotto definitivamente nella botanica sistematica dal botanico francese Étienne Pierre Ventenat (1757-1808)[2].
L'epiteto specifico (cava) deriva dal particolare bulbo cavo, organo ipogeo di questa pianta.
I primi a studiare e quindi classificare questa specie sono stati i naturalisti e botanici tedeschi Heinrich Friedrich Franz Körte (17 marzo 1782 in Aschersleben - 30 gennaio 1845 Lüdersdorf a Möglin) e August Friedrich Schweigger (8 settembre 1783 a Erlangen - 28 giugno 1821 ad Agrigento, Sicilia) in una pubblicazione del 1811. Ma prima ancora questa pianta era stata catalogata dal biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, Carl von Linné (Rashult, 23 maggio 1707 –Uppsala, 10 gennaio 1778). Descrizione![]() ![]() L'aspetto della pianta nell'insieme è glabro e glauco. L'altezza varia da 10 a 35 cm. È inoltre una pianta lattiginosa. La forma biologica è geofita bulbosa (G bulb), sono piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano nel bulbo sotterraneo, organo di riserva che annualmente produce nuovi fusti, foglie e fiori. RadiciQuesta pianta possiede un apparato radicale perenne di tipo tuberoso (bulbo subsferico); la particolarità di questo tubero è quella di diventare precocemente cavo. Le radici vere e proprie sono di tipo fascicolato. Diametro del bulbo: 1,5 – 4 cm. FustoIl fusto (eretto) è semplice e poco foglioso (2 foglie normalmente); è inoltre privo di squame. Foglie![]() Tutte le foglie sono glauche (un verde forte quasi bluastro) e più volte pennatosette con segmenti cuneiformi alla base.
Dimensione dei lobi delle foglie radicali: larghezza 8 – 16 mm, lunghezza 22 – 35 mm. Infiorescenza![]() L'infiorescenza è composta da un racemo terminale, leggermente incurvato, multifiore (5 – 20 fiori) con fiori che variano dal bianco al roseo-porporino, al viola. Sono presenti inoltre delle brattee avvolgenti i fiori, intere e di forma ovale-oblunga. L'infiorescenza è lunga il doppio delle foglie cauline. Dimensioni delle brattee (quelle inferiori): larghezza 7 mm, lunghezza 20 mm. Fiori![]() I fiori sono ermafroditi, zigomorfi, ciclici e eteroclamidati. I fiori sono disposti per lo più orizzontalmente.
Il frutto è una capsula a forma lineare-fusiforme contenente diversi semi (frutto polispermo). Dimensione della capsula: larghezza 3 – 4 mm, lunghezza 15 – 20 mm. Distribuzione e habitat
FitosociologiaDal punto di vista fitosociologico la specie di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale:
UsiFarmacia
GiardinaggioQueste piante sono molto valide per i giardini alpini e rocciosi. Si usano come ornamentazione di rocce e muri. Sono piante che si riseminano spontaneamente per cui non hanno bisogno di molte cure. Vanno sistemate in zone aperte, un po' protette e mediamente ombreggiate. Galleria d'immaginiNote
Bibliografia
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