Coredo prende il nome dal termine latino coryletum, che significa "bosco di noccioli". In passato, l'altopiano su cui successivamente è sorto il paese era ricoperto da numerosi alberi di nocciolo, che caratterizzavano il paesaggio e l'ambiente naturale della zona.[senza fonte][9]
Storia
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 17 dicembre 1953.[10]
«Troncato: nel PRIMO di azzurro al castello di nero, merlato alla guelfa di cinque ed aperto e finestrato del campo di due, sormontato da una torre di nero, merlata di tre alla guelfa e finestrata di uno del campo; nel SECONDO di oro, alla lettera C capitale di nero. Ornamenti esteriori di Comune.»
Il gonfalone in uso era un drappo troncato di giallo e di azzurro anche se nel bozzetto allegato al decreto di concessione è rappresentato partito di azzurro e di giallo.[11]
La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1928 aggregazione di territori dei soppressi comuni di Sfruz, Smarano e Tavon; nel 1952 distacco di territori per la ricostituzione dei comuni di Sfruz (Censimento 1951: pop. res. 381) e Smarano (Censimento 1951: pop. res. 386).[17]
Il 1º gennaio 2015 il comune di Coredo venne soppresso e aggregato al neocostituito comune di Predaia.[18]
Note
^Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.