Il paese s'estende su quasi 2.000 ettari, tra 130 metri d'altitudine della Punta (La Pointe) ed i 480 m di Sclos. Benché possegga un'importante zona d'attività artigianale ed industriale, la natura è prevalente, due terzi di spazi naturali e di colture (pino, mimosa ed olivo), dominata a sud dal Monte Macaron, alto 800 m ed a nord dal Monte Férion, alto 1.400 m.
La sorgente della Maira di Riodano (Maïre de Riodan) situata a 2.500 metri d'altitudine, è acquistata dagli abitanti, ma le difficoltà per comprare i terreni necessari al passaggio del canale d'alimentazione saranno lunghe da regolare.
Essa è la sola fucina ad avere ancora la sua forgia originaria, e resta una testimonianza preziosa delle tecniche del Medioevo. Tale tecnica compare infatti già nel XII secolo ed il mulino ha funzionato fino al 1965.
La fontana stile Rinascimento davanti alla Chiesa
La Chiesa di Santa Maria Maddalena, veduta dall'esterno
La Chiesa di Santa Maria Maddalena, navata centrale
La Chiesa di Santa Maria Maddalena: polittico dipinto ("ancona"), attribuito a Francesco Brea
Cappella di San Giuseppe della Misericordia, antica Cappella dei Penitenti Neri
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Geografia antropica
Circa 7.000 abitanti sono distribuiti sul territorio comunale fra il borgo principale e le sue tre frazioni: Sclos, Vernea (La Vernéa), e Punta (La Pointe).
Con l'apertura della "strada penetrante" del Paillon (Paglione), facente parte del Circuito viario nizzardo (Contournement routier de Nice), il comune di Contes (Conti) è oggi a 15-20 minuti dal centro urbano di Nizza e vede arrivare sempre più abitanti.
Tale attività cementizia di tipo industriale è antica. Essendo il suolo del comune ricco in marneargillo-calcarea, i Contesi avevano il costume di fabbricare la loro calce, utilizzata nella costruzione delle case e degli ovili. Dei forni di campagna (chiamati localmente fournas, da leggersi "furnàs", esattamente equivalente all'italianofornaci) si trovavano nei diversi quartieri.
Il vero sfruttamento industriale delle "pietre da calce" di Contes (Conti) scattò nella seconda metà del XIX secolo. Nel 1867, una "Società delle Calci e dei Cementi" installò un'officina di trattamento delle terre su un grande terreno del quartiere di Pincalvin.
Tale unità di produzione si sviluppò sotto nomi successivi: Officina delle Cave di Calce Idrauliche delle Mouchettes, poi Società Anonima delle Calci e dei Cementi di Contes-les-Pins[8]. La sua espansione s'accompagnò allo sviluppo dei mezzi di trasporto, specificamente all'apertura d'una linea di tranviaNizza-Contes (Conti) all'inizio del XX secolo[9].
La zona d'attività economica, allora una zona industriale balbettante, è creata da M. Lisandro Ceragioli, falegname ben conosciuto della frazione "Punta di Conti" (Pointe de Contes), ch'era sotto-trattante della fabbrica della calce e del cemento. Egli vi costruisce parecchi capannoni industriali, i quali affittati di volta in volta ad industriali in divenire, fa degli emuli e dagli anni '60 il suo esempio viene seguito.
^Georges Delserre Tabaraud, Histoire des Contois, Collection Les Régionales, Éditions Serre, 1968, p. 94-96:«De la caucina à l'usine Lafarge».
^site officiel du tramway de Nice pour la communauté urbaine Nice Côte d'Azur, HistoriqueArchiviato il 5 marzo 2010 in Internet Archive., §L'âge d'or du «tram».
^Georges Delserre Tabaraud, Histoire des Contois, op. cit.