Chiesa di Santo Stefano Protomartire (Menaggio)

Chiesa di Santo Stefano Protomartire
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneLombardia
LocalitàMenaggio
Indirizzovia Annetta e Celestino Lusardi, 1 - 22017 - Menaggio (CO) e Via IV Novembre
Coordinate46°01′12.76″N 9°14′15.99″E
Religionecattolica di rito romano
Titolaresanto Stefano Protomartire
Diocesi Como
Inizio costruzione1618
Completamento1699

La chiesa di Santo Stefano Protomartire, o più semplicemente chiesa di Santo Stefano, è la parrocchiale di Menaggio, in provincia e diocesi di Como; fa parte del vicariato di Lenno e Menaggio. Per lunghi secoli costituì la chiesa matrice della pieve di Menaggio.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Pieve di Menaggio.

Nel XIII secolo risultava che la pieve di Menaggio avesse come filiali le chiese di San Bartolomeo di Nobiallo e Santa Maria di Rezzonico e che il clero a servizio della cura d'anime fosse composto dall'arciprete e da sei canonici[1][2]; una siffatta situazione fu trovata pure nel 1444 dal vescovo di Como Gerardo Landriani Capitani durante la sua visita e nel 1565 dal vescovo Gianantonio Volpi durante un sinodo diocesano[1].

Sul finire del XVI secolo il vescovo Feliciano Ninguarda, visitando la chiesa, annotò che la pieve foraniale di Menaggio comprendeva, oltre a quella menaggese, pure le parrocchie di Bene, Breglia, Grandola, Nobiallo, Plesio e Rezzonico[1].

Nel 1618 venne posta la prima pietra della nuova chiesa,[2][3] dotata di tre navate e sei cappelle e costruita secondo un orientamento opposto rispetto a quello dell'originaria chiesa[2] romanica[4]; l'edificio fu portato a compimento nel 1699[3].
Sempre nel XVII secolo, con l'istituzione dei vicariato, la chiesa divenne sede di uno di essi, in cui confluirono le parrocchie di Barna, Breglia, Grandola, Grona, Nobiallo, Naggio, Loveno, Plesio, Santa Maria e San Martino di Rezzonico[5], alle quali nel Settecento s'aggiunsero pure quelle di Bene e Griante[5].

Nel 1779 i parrocchiani risultavano essere 544, saliti a 567 nel 1788[6]; in quell'anno come filiali della pieve di Santo Stefano Protomartire risultavano le chiesette San Carlo, dell'Assunta, di San Giacomo, di Santa Marta, di San Giovanni Battista[6]. Quest'ultima - una chiesetta con abside semicircolare rivolta a est - costituiva l'originario edificio battesimale della pieve ma venne successivamente sconsacrato e incorporato in un'abitazione privata.[2]

Nella Distrettuazione pievana diocesi di Como del 1816 si legge che il vicariato di Menaggio comprendeva, oltre alla capopieve, le parrocchie di Barna, Naggio, Loveno, Grona, Bene, Grandola, Plesio, Nobiallo, Griante, Santa Maria, San Martino di Rezzonico, Croce, Breglia[5].

Nella relazione della visita pastorale del 1893 del vescovo Andrea Carlo Ferrari si legge che la rendita parrocchiale corrispondeva a 1523.27 lire e che dalla parrocchiale di Santo Stefano Protomartire dipendevano gli oratori di Santa Marta, di San Giusto, di San Carlo e di San Rocco[6].

Descrizione

Esterno

La facciata della chiesa, alla quale si accede tramite una scalinata[3], è a salienti ed è scandita da lesene, sorreggenti il fregio composto da metope e da triglifi, sopra il quale s'innalzano il timpano triangolare centrale e i due semitimpani laterali.
Sopra il portale maggiore vi sono una nicchia ospitante una statua e il rosone inscritto in un arco a tutto sesto, mentre sopra i portali laterali sono presenti due finestre semicircolari.

Sul lato nord s'eleva la torre campanaria, eretta nel XIX secolo[7] e caratterizzata da base quadrata[3]; all'altezza della cella presenta una monofora per lato e termina con la cupola a cipolla.

Interno

L'interno, che è intonacato, è suddiviso in tre navate, sulle quali si affacciano le cappelle laterali[3].
Opere di pregio qui conservate sono gli affreschi eseguiti nel 1899 da Luigi Tagliaferri[7],[8] altri affreschi realizzati da Sueglia,[9] un'argentea croce astile risalente al 1539,[9] diversi dipinti realizzati tra i secoli XVI e XVII[7][9][10] e una copia dell'affresco con soggetto la Madonna con Gesù ed un angelo di Bernardino Luini[7][8]. L'originale venne dapprima ceduto dai menaggini a Carlo di Firmian[11] per ottenere lo spostamento della prefettura da Tremezzo a Menaggio[11][12], poi passò nelle mani della famiglia Arconati-Visconti,[11] che lo cedette definitivamente al museo del Louvre[11].

Campanile

Il campanile possiede un concerto formato da 5 campane in Do3 crescente fuse dalla fonderia valtellinese Giorgio Pruneri di Grosio nel 1901. Il suono è completamente automatizzato.

Note

  1. ^ a b c Pieve di Santo Stefano, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 novembre 2020.
  2. ^ a b c d AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne, p. 105.
  3. ^ a b c d e Chiesa di S. Stefano - complesso, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 novembre 2020.
  4. ^ TCI, Le province di Como e Lecco [...], p. 80.
  5. ^ a b c Vicariato foraneo di Menaggio, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 novembre 2020.
  6. ^ a b c Parrocchia di Santo Stefano, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 novembre 2020.
  7. ^ a b c d Chiesa di Santo Stefano Menaggio, su parrocchia.menaggio.com. URL consultato il 10 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2020).
  8. ^ a b Berra, p. 127
  9. ^ a b c AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne, p. 106.
  10. ^ TCI, Guida d'Italia [...], p. 313.
  11. ^ a b c d Berra, pp. 127-128
  12. ^ Borghese, pp. 295-299.

Bibliografia

  • Annalisa Borghese, Menaggio, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, pp. 295-299.
  • AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne - A Giovanni Paolo II, Como-Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1996.
  • Touring Club Italiano (a cura di), Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano), Milano, Touring Editore, 1999, ISBN 88-365-1325-5.
  • Touring Club Italiano (a cura di), Le province di Como e Lecco: il Lario, le ville, i parchi, Bellagio, Menaggio, Varenna, Touring Editore, 2003, ISBN 978-88-365-2919-3.
  • Pietro Berra, Da Plinio a Volta - Itinerari d'autore sul lago di Como, Lomazzo, New Press Edizioni, 2023.

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