Chiesa di Santa Maria del Soccorso (Modica)
La chiesa di Santa Maria del Soccorso - già sotto il titolo dei «SS. Maria e Gesù» - è un luogo di culto ubicato con l'annesso Collegio dei Gesuiti lungo Corso Umberto I della città di Modica, nel Libero consorzio comunale di Ragusa, ed è parte del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO denominato «Città tardo barocche del Val di Noto». StoriaEpoca spagnolaL'intero polo monumentale della Compagnia di Gesù[1] sorse per volontà della contessa Vittoria Colonna de Cabrera - madre di Giovanni Alfonso Enriquez de Cabrera, conte di Modica, Viceré di Sicilia - che si fece promotrice dell'arrivo a Modica dei Gesuiti. Insediamento avvenuto nel 1610, fondazione del Collegio nel 1630.[2] Epoca borbonicaLa chiesa fu edificata nel 1714 sotto il titolo dei «SS. Maria e Gesù», attribuita al maggior architetto del Val di Noto, Rosario Gagliardi. L'attività del Collegio si interruppe nel 1767 (anno dell'espulsione a seguito della Soppressione della Compagnia di Gesù dal Regno delle Due Sicilie) per essere poi ripresa quasi ininterrottamente (escluso gli anni 1848-1849) dal 1812 al 1860, quando i Gesuiti furono nuovamente espulsi. Epoca contemporaneaNel 1926 è disposta la chiusura di questa succursale tra le parrocchiali di San Pietro.[3] Nel 1927 fu riaperta trasferendovi il culto della Madonna del Soccorso dopo la demolizione della primitiva chiesa di Santa Maria del Soccorso.[4] Sono in corso campagne di restauri per rendere fruibile la struttura. CaratteristicheEsternoIl prospetto disposto su due ordini separati da cornicione - marcapiano è convesso nel partito centrale. Presenta un imponente portale d'ingresso affiancato da quattro colonne a fusto libero e capitelli corinzi poste su alti plinti sormontate da doppio timpano ad arco sovrapposti e spezzati con stemma coronato intermedio. Il varco è delimitato da una successione di paraste convesse sovrapposte, ai lati due grandi nicchie sormontate da altrettanti timpani ad arco spezzato. Due grandi ed eleganti volute a ricciolo con vasotti raccordano i due ordini. Al centro della parte convessa del secondo ordine una grande finestra inserita in una cornice decorata da volute e decorazioni a foglia d'acanto. Chiude la prospettiva una cornice con vela recante il monogramma IHS sormontato da sfera in pietra e croce apicale in ferro battuto, cristogramma adottato come emblema dalla Compagnia di Gesù. InternoInterno a pianta centrale a croce ripartita da pilastri con i quattro estremi terminanti in absidi semicircolari. Prospetto rivolto a meridione su una balza delimitata da via Umberto a ponente e via Garibaldi a levante. Navata destra
Navata sinistra
PresbiterioCupola ottagonale con costoloni e occhialoni.
Opere
Collegio MaggioreCollegio di Sant'Ignazio sede del Collegium Mothycense o Collegio Maggiore della Compagnia di Gesù, istituito grazie alle donazioni della contessa Vittoria Colonna e del "Concilium Civitatis" di Modica. Un primo grande cortile è compreso nell'area delimitata dalle due arterie Umberto I e Garibaldi. Alcune strutture scavalcano quest'ultima via includendo con via Alessandro Grana un secondo cortile. Il Collegio Mothycense vantava il privilegio di conferire i gradi accademici fino al dottorato ed era considerato "Collegio maggiore", in quanto oltre ai corsi letterari e scientifici, si svolgevano anche i corsi filosofici e teologici. Tra il XVII e il XVIII secolo, oltre alla teologia, le discipline previste erano filosofia, lettere classiche, storia, geografia, poesia, retorica e eloquenza. In seguito si aggiunsero anche discipline scientifiche quali matematica, geometria, astronomia, fisica, chimica, storia naturale e, soprattutto nei collegi maggiori, giurisprudenza e medicina. Il numero dei docenti nel periodo di massimo splendore (XVIII secolo) fu di 11 Padri e di 5 coadiutori, numero dovuto al fatto che mentre in altri collegi era annesso lo "Scolastico" - ossia giovani che aspiravano a diventare gesuiti - il collegio modicano era per soli laici. L'attività del Collegio si interruppe nel 1767 (anno dell'espulsione a seguito della Soppressione della Compagnia di Gesù dal Regno delle due Sicilie) per essere poi ripresa quasi ininterrottamente (escluso gli anni 1848 - 1849) dal 1812 al 1860, quando i Gesuiti furono nuovamente espulsi. Nel 1907 il Collegio fu trasformato in Palazzo della Pubblica Istruzione e ospita, oltre al Liceo Ginnasio, la Scuola Media Professionale, gli Uffici del Liceo Convitto, le Biblioteche, il Museo dell'Istituto Superiore e i Gabinetti Scientifici del Liceo.
Collegio MinoreModica, insieme a Palermo, fu l'unica città del Regno di Sicilia ad avere due collegi negli anni 1846 - 1860, infatti oltre a quello maggiore, ne ebbe uno minore ubicato nei locali annessi alla chiesa di San Teodoro. Note
Bibliografia
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