Chiesa cattolica in Lussemburgo
La Chiesa cattolica è stata storicamente ed è tuttora la religione più diffusa nel Granducato del Lussemburgo. Le vicende storiche della Chiesa lussemburghese si distinguono, come quelle dello Stato, tra il periodo precedente all'indipendenza del Granducato e quello successivo. StoriaDalle origini all'indipendenzaDopo l'indipendenzaIl 2 giugno 1840 la Chiesa stabilì una circoscrizione indipendente, quando il territorio del Granducato, di 2.586 km² divenne vicariato apostolico. In questi anni si ebbe anche un conflitto con lo Stato, con la nomina del vescovo Johann Theodor Laurent, originario di Aquisgrana. La sua nomina infatti ebbe il favore del re d'Olanda e Granduca del Lussemburgo Guglielmo II, ma dispiacque alla cancelleria del Lussemburgo, poiché Laurent era considerato ultramontano. Il suo arrivo nel Granducato ebbe un effetto esplosivo e, per la mancanza di diplomazia, la situazione peggiorò finché dovette abbandonare il vicariato nel 1848. Negli anni successivi si ebbe una progressiva normalizzazione della condizione della Chiesa e il 27 settembre 1870 venne eretta la diocesi del Lussemburgo. Il 23 aprile 1988 papa Giovanni Paolo II ha elevato la diocesi al rango di arcidiocesi. Il vescovo Hengen già portava personalmente il titolo di arcivescovo dal 1985. Organizzazione territorialeAttualmente la Chiesa cattolica è presente nel granducato con l'arcidiocesi di Lussemburgo che si estende su tutto il territorio. Vicari apostolici, vescovi e arcivescovi
Nunziatura apostolicaLe relazioni diplomatiche fra la Santa Sede ed il Lussemburgo risalgono al 1891[3] con l'istituzione di un'internunziatura apostolica. La nunziatura apostolica del Lussemburgo è istituita il 24 ottobre 1955 con il breve Quo firmior di papa Pio XII. Internunzi apostolici
Nunzi apostolici
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