Castelchiodato
Castelchiodato è una frazione di Mentana, in provincia di Roma. Gli abitanti, chiamati Castellani, sono 1.710, secondo il censimento ISTAT del 2001. StoriaLe origini, l'epoca romana e le invasioni barbaricheIl nome deriva da Castrum Deodati.[1] Alcuni studiosi la identificano con Ameriola, un centro arcaico nei pressi. Secondo alcune fonti storiche fu distrutta in epoca sabina dal re Tarquinio Prisco. Dopo il ratto delle sabine, il centro d'origine sabina fu annesso a Roma, di cui ne seguì le sorti. Durante le invasioni barbariche fu invasa dagli Eruli, dai Visigoti, dagli Ostrogoti ed infine dai Longobardi. In seguito, tra l'870 ed il 910 l'invasione dei Saraceni costrinse gli abitanti a ripararsi sulle colline vicine. Dal Medioevo all'epoca contemporaneaNel XII secolo il centro fa parte dei possedimenti di Deodato di Cretone. Nel 1276 viene fondata la cittadina Castelchiodato risultando come possesso dei signori Ottaviani di Palombara Sabina. Nel XIII secolo i Savelli (proprietari del vicino castello di Palombara) risultano feudatari di Castelchiodato e, come risulta da atti, Jacopo, figlio di Pandolfo Savelli, fece rafforzare i castelli di Stazzano, Cretone e Palombara. In una bolla di Papa Martino V del 1424 Castelchiodato viene chiamato come Castrum Domini Deodati, indi fino al 1800 viene chiamato Castrum Deodati o Castrum Chiodati. Nel 1445 Giovan Battista Savelli, in un suo testamento con data 11 settembre, lascia in eredità al figlio Jacopo, 15 castelli, compreso il castello Savelli di Palombara, quelli di Cretone e Castelchiodato. Nel 1463 Giacomo, figlio di Giovanni, perdette il feudo di Castelchiodato per contrasti con la Chiesa. Castelchiodato fu venduto per la somma di 6.300 fiorini d'oro al notaio monsignor Giorgio Cesarini, ma i Savelli inveirono contro di lui affermando di non aver avuto in cambio nemmeno un quattrino. Nel 1465, come si evince da una bolla datata 11 maggio, Papa Paolo II fa tornare indietro il feudo di Castelchiodato a Giacomo Savelli con tutti gli altri beni confiscati. L'8 gennaio 1509 Troilo Savelli spartisce col fratello Giacomo i feudi tenendo per sé i feudi di Castelchiodato, Cantalupo in Sabina, Montasola, Poggio Moiano ed Aspra Sabina. Nel 1593 un altro Troilo Savelli (di 18 anni) viene decapitato su ordinanza di Clemente VIII, ma 5 anni più tardi lo stesso papa con una bolla datata 21 aprile 1598 ricedette ai Savelli i beni confiscati. L'anno seguente Castelchiodato fa parte dei beni del vescovo di Gubbio Mariano Savelli. Nel 1637 il castello di Palombara fu venduto al principe Borghese, nel 1656 i castelli di Cretone e di Castelchiodato vennero venduti allo stesso principe per 100.000 scudi romani da Fabrizio e Giulio Savelli. Nel 1798 con l'avvento della Repubblica romana cade il governo pontificio e:
Nel 1817 Castelchiodato diventa parte della Municipalità di Palombara. Nel 1896 Castelchiodato passa dal comune di Palombara al comune di Mentana. Monumenti e luoghi d'interesse
Gli edifici di culto
Manifestazioni ed eventi principali
Economia
SportLa storica squadra, la Nuova A.S. Castelchiodato, militò in varie categorie, arrivando fino alla Promozione. Di questa società hanno fatto parte calciatori come Marco Marchionni (parecchie stagioni in Serie A), Giampiero Alivernini, Mauro D'Antoni, Silvio e Salvatore Refrigeri, Tommaso Serrecchia (Record di goal realizzati in un solo campionato di calcio Italiano). Scioltasi la Nuova A.S. Castelchiodato, venne fondata nel 2005 la Castrum Deodati (il nome della società deriva dall'antico nome di Castelchiodato) che partecipò per alcuni anni nei bassi campionati regionali. Il Castelchiodato nel 2007 partecipa alla fusione con la squadra del Cretone, paese limitrofo, prendendo il nome di A.S.D CretoneCastelchiodato e successivamente Cre.Cas. Attualmente milita nell'Eccellenza laziale. Note
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