Carello (San Giovanni in Fiore)
Carello è una frazione del comune di San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, ormai completamente abbandonata dai propri abitanti. Il borgo si trova sul fondo della valle omonima. Geografia fisicaTerritorioSituato sul fondo della valle di Carello (detta anche valle di Jannia, cioè l'alta Val di Neto), si è sviluppato su un pendio alla base del Monte Gimmella, una delle ultime propaggini della Sila. ClimaEssendo a un'altitudine di 525 metri, il clima di Carello è mite durante tutto l'anno; in inverno vi sono anche nevicate. StoriaOrigineIl borgo di Carello ha origini antiche: probabilmente nacque nel XVIII secolo, anche se non si hanno fonti certe. La leggenda del soldato romanoSecondo un racconto locale, la chiesa di San Teodoro presente nel borgo deve il suo nome a un soldato romano, che, trovatosi a difendere il borgo durante una battaglia, supplicò a Dio di aiutarlo; egli trasformò tutti gli ulivi in un esercito, riuscendo a sconfiggere il nemico. Storia recenteIl borgo fino agli anni '60 contava, assieme alla vicina frazione di Jannia (non un vero nucleo abitato ma case rurali sparse), circa 300 abitanti ma presto conobbe, analogamente alla vicina Fantino, un rapido ma inesorabile spopolamento, nonostante si stessero progettando importanti opere. Le ragioni dello spopolamento sono probabilmente da ricercare nella posizione stessa del borgo, che è scarsamente collegato ai comuni vicini. Attualmente si sta cercando di rivalorizzare il borgo. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religioseChieseChiesa di San Teodoro
La chiesa di San Teodoro è situata nella piazza principale del borgo ed è accessibile da una piccola scala; oggi si presenta diroccata e sono rimasti in piedi solo i muri perimetrali e la facciata a capanna; l'interno è invaso da piante, ma sono riconoscibili ancora le nicchie e l'altare maggiore. Infrastrutture e trasportiIl borgo è raggiungibile tramite il vecchio tratto del SS107, imboccando la SP180 dal bivio per Fantino e scendendo giù per una strada interpoderale imboccabile poco prima di Fantino; per risalire bisogna percorrere un'impervia salita. Questa strada, un tempo mulattiera, venne rifatta negli anni '50 dall'O.V.S. (Opera Valorizzazione Sila), ma ad oggi è abbastanza insicura. Galleria d’immagini
Curiosità
Note
Bibliografia
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