Carducci (traghetto)
Il Carducci è stato un traghetto ro-ro passeggeri della classe Poeta, in servizio con questo nome per la Tirrenia di Navigazione dal 1970 al 1999. CaratteristicheIn configurazione originale, il Carducci era lungo 131 metri, largo 20 e aveva una stazza lorda di 7 086 tonnellate[2]. Spinto da due eliche quadripala a passo variabile mosse da motori Diesel FIAT 9 cilindri, ciascuno in grado di erogare 8 280 cavalli, aveva una velocità di servizio di 20 nodi[2]. Poteva trasportare fino a un massimo di 1200 passeggeri, per i quali erano disponibili 66 cabine di prima classe e 95 di seconda classe, per un totale di 506 posti letto. I servizi di bordo comprendevano un ristorante, una tavola calda, tre bar (un soggiorno - bar per la prima classe, uno per la seconda classe e un bar - veranda) e una piscina esterna con lido[2]. In aggiunta alle cabine passeggeri, erano presenti a bordo anche due cabine, rispettivamente da otto e quattro posti, per eventuali detenuti e i carabinieri della scorta[2]. Tutti gli spazi dedicati a passeggeri ed equipaggio erano dotati di aria condizionata[2]. Il garage, accessibile dal portellone poppiero e da due portelloni prodieri laterali, era diviso su due ponti: su quello superiore potevano essere trasportate 70 automobili, su quello inferiore 170 automobili o, in alternativa, 10 automobili e 41 semirimorchi[2]. Nel 1981 il traghetto fu sottoposto a dei primi interventi di ristrutturazione: la piscina e il lido furono rimossi e sostituiti da una tuga chiusa contenente un cinema, le cui poltrone potevano essere all'occorrenza utilizzate come sistemazione per i passeggeri; altre due sale poltrone sostituirono il soggiorno - bar di seconda classe, che fu spostato dove prima era ubicato il bar - veranda, nei pressi della piscina[3]. Alla fine del 1991 il Carducci fu sottoposto, presso i cantieri navali di La Spezia, ad un intervento di radicale trasformazione: la tuga contenente il ponte di comando fu estesa verso poppa e su di essa furono aggiunti tre ulteriori ponti, due dedicati a sistemazioni passeggeri e l'ultimo contenente gli impianti di aerazione e di aria condizionata[3]. Il notevole innalzamento richiese l'installazione di controcarene sulle fiancate della nave, per rispettare i requisiti di stabilità; la larghezza complessiva aumentò quindi a 23 metri. Inoltre, per migliorare la manovrabilità, vista la notevole superficie esposta al vento, il singolo timone centrale fu sostituito con due posti dietro a ciascuna elica, e fu aumentata la potenza dell'elica prodiera[3]. Grazie alle modifiche, dal discutibile impatto estetico[3], la capacità passeggeri aumentò a 1300, mentre i posti letto complessivi passarono a 887, dei quali 473 in cabine di prima classe dotate di servizi privati[2]. Infine, nel garage principale furono aggiunti dei car deck mobili, che aumentarono a 320 il massimo numero di automobili trasportabili, mentre i due portelloni di accesso a prua furono saldati[2]. ServizioSeconda unità della sua classe, la nave fu costruita presso l'Italcantieri S.p.A. di Castellammare di Stabia, dove venne impostata il 13 luglio del 1968 e varata il 27 luglio 1969[4]. Iniziò le prove a mare ufficiali l'8 settembre 1970, facendo registrare una velocità di 22,4 nodi[4]. Consegnato dieci giorni più tardi alla Tirrenia di Navigazione, il Carducci entrò in servizio il 21 settembre 1970, iniziando i collegamenti tra Genova e Porto Torres[4]. A partire dal 1971 la nave fu impiegata anche sulla linea Civitavecchia - Olbia[4]. All'inizio del 1979 la nave fu la prima a ricevere la nuova livrea della compagnia statale, caratterizzata dalla scritta "Tirrenia" in azzurro sulle fiancate e dal logo "t", sempre in azzurro, sul fumaiolo[4]. Tra marzo e giugno 1981 il Carducci fu sottoposto a lavori presso i cantieri di Palermo, durante i quali furono revisionati i motori principali e fu rimossa la piscina posta a poppa, sostituita da una tuga chiusa contenente un cinema le cui poltrone potevano essere utilizzate, all'occorrenza, per il pernottamento dei passeggeri[3][4]. A fine 1991 il Carducci fu trasferito al cantiere INMA di La Spezia, dove fu sottoposta agli importanti lavori di ristrutturazione sopra descritti. Durante i lavori, un contrappeso di una gru del cantiere si staccò colpendo la nave, che iniziò a imbarcare acqua e si adagiò sul fondo[4]. Il Carducci fu recuperato dalla ditta Neri di Livorno e, conclusi i lavori, rimase in servizio per Tirrenia fino al 1997, quando fu posto in disarmo a Palermo[5][6]. Nel gennaio 1999 l'unità navale fu definitivamente venduta alla El Salam Shipping and Trading, portata alla bandiera panamense e ribattezzata Al Salam Carducci 92. Nel corso del 2006 la nave fu venduta ai demolitori indiani di Alang. Navi gemelleNote
Bibliografia
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