Calvana
La Calvana è una catena montuosa, appartenente sia geograficamente che morfologicamente all'Appennino. Posta fra la valle del Bisenzio ed il Mugello è caratterizzata da una serie di rilievi che si snodano per una quindicina di chilometri fra i 700 e gli 800 metri, ma raggiungendo, nel tratto centrale, anche altezze maggiori (Monte Maggiore, 916 metri). Fa parte del Subappennino toscano. Posta al confine tra le province toscane di Prato e Firenze, vi si trovano un'area naturale protetta di interesse locale (ANPIL), un sito di interesse comunitario, un Sito di interesse regionale (SIR) e un complesso forestale facente parte del Patrimonio Agricolo-Forestale Regionale. MorfologiaLa catena della Calvana prende corpo da Montecuccoli in provincia di Firenze nel comune di Barberino di Mugello e prosegue fino alla frazione di La Querce nel comune di Prato, e l'estremità Nord-Occidentale del Comune di Cantagallo. La sua massima altitudine si riscontra nel Monte Maggiore (916 m); altre vette della catena montuosa sono il Poggio dei Mandrioni (851 m), il Monte Cantagrilli (819 m), il Monte Prataccio (775 m) e La Retaia (772 m), mentre la massima altitudine all'estremità sud-orientale è quella di Poggio Castiglioni (387 m). GeologiaL'origine della catena si può ricondurre ad un processo di sedimentazione, iniziato 100 milioni di anni fa. Circa 45 milioni di anni fa ha avuto inizio il processo di sollevamento (ancora in atto). L'attuale posizione risale ad oltre 5 milioni di anni. La Calvana è caratterizzata da fenomeni carsici, sia superficiali, come le doline, che sotterranei con la presenza di numerose grotte, in parte ancora da esplorare. La dorsale montuosa è costituita prevalentemente da rocce calcaree, tra cui un calcare bianco conosciuto localmente col nome di pietra alberese, utilizzata nell'edilizia storica e nell'architettura pratese (oltre che per la calce). L'area risulta essere sismicamente attiva per la presenza di faglie che possono causare eventi sismici di magnitudo superiore a 5, come accadde anche il 26 giugno 1899 con la scossa del terremoto della Valle del Bisenzio. Aspetti ambientaliI versanti sono generalmente rivestiti per la maggior parte da boschi di carpino, cerro e roverella. Alcune aree, soprattutto sul versante fiorentino presentano rimboschimenti di conifere e cipressi. La parte sommitale, dai 700-750 metri fin sui crinali, è invece caratterizzata da aree a prateria, interrotte da macchie e boschetti, che costituiscono la particolarità ambientale della Calvana, ed in cui vivono quasi 60 specie di orchidee spontanee ed altre specie erbacee rare. Tali aree di crinale sono tradizionalmente utilizzate come pascoli dove è facile trovare la Calvanina (o Calvana), una razza bovina autoctona a rischio di estinzione, così come cavalli allo stato brado. Alcune zone a bassa altitudine sono coltivate ad oliveti. La fauna più interessante dal punto di vista ambientale è costituita dalla popolazione di rettili e anfibi. Tra questi due specie tutelate: la salamandrina dagli occhiali, che vive in alcuni torrenti, ed il raro ululone dal ventre giallo, che vive in piccoli stagni. L'avifauna è rappresentata soprattutto da passeriformi e rapaci (falco pecchiaiolo, albanella minore, biancone) Sono presenti anche ungulati selvatici introdotti (cinghiale, cervo e capriolo). Provvedimenti istitutiviAnpilNel 2003, le provincie di Prato e Firenze hanno costituito l'Area naturale protetta di interesse locale (ANPIL) della Calvana. L'estensione dell'area è di 4.500 ha per la provincia di Firenze (Barberino di Mugello 2.850 ha e Calenzano 1.650 ha) e di 2.679 ha per la provincia di Prato (Cantagallo 434 ha, Vaiano 1.173 ha, Prato 1.072 ha). In questa fase, le Amministrazioni Comunali di Barberino di Mugello, Calenzano, Cantagallo, Prato e Vaiano, dovrebbero definire il piano di gestione, attraverso il coordinamento delle Provincie di Prato e Firenze, pSIC-SIRDal punto di vista ambientale la Calvana è sito di interesse comunitario (Sic) ed ospita specie molto particolari, come orchidee selvatiche e anfibi molto rari. FloraAll'interno dell'Anpil - Monte Calvana il Progetto ARCA ha individuato le seguenti specie vegetali:
SentieriDi seguito sono indicati i vari sentieri, contraddistinti dalla specifica numerazione conferita dal Club Alpino Italiano, che attraversano l'area protetta dei Monti della Calvana.[1]
Note
Bibliografia
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