I cristalli sono prismatici, fortemente striati,[3] sottili, sfaccettati, aghiformi, geminati; in pratica è una modificazione monoclina della krennerite
Origine e giacitura
La genesi è idrotermale di bassa temperatura[2], ma si trova in depositi anche di media ed alta temperatura[1]. Inoltre, il minerale si trova in alcune miniere aurifere, assoaciata ad oro nativo e ad altri tellururi.[3] Ha paragenesi con oro, silvanite e altri tellururi.
Forma in cui si presenta in natura
Raramente in cristalli prismatici, fortemente striati[3], più spesso in aggregati granulari.
Caratteri fisico-chimici
Decomposto da acqua regia[3], con separazione di AgCl, e da H2SO4 concentrato. Distinguibile da altri tellururi solo in base a reazioni chimiche.
^abcdefghijklmCarlo Alberto Gramaccioli, Calaverite in Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol. I, pagg. 119-120, Peruzzo Editore (1988), Milano
Bibliografia
Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004)
Le rocce e i loro costituenti - Morbidelli - Ed.Bardi (2005)
Minerali e Rocce - De Agostini Novara (1962)
Guida al riconoscimento dei minerali - Borelli e Cipriani - Mondadori (1987)
Atlante delle rocce magmatiche e delle loro tessiture - Mackenzie, Donaldson e Guilford - Zanichelli (1990)
Atlante delle rocce sedimentarie al microscopio - Adams, Mackenzie e Guilford - Zanichelli (1988)
I minerali d'Italia - SAGDOS - 1978
Minerali e Rocce - Corsini e Turi - Enciclopedie Pratiche Sansoni (1965)