Boris Andreevič Vil'kickijBoris Andreevič Vil'kickij, in russo Борис Андреевич Вилькицкий? (San Pietroburgo, 22 marzo o 3 aprile 1885 – Bruxelles, 6 marzo 1961), è stato un navigatore, cartografo e geodeta russo, che ha esplorato l'oceano Artico. BiografiaNato a Pulkovo, sobborgo meridionale di San Pietroburgo, figlio di Andrej Ippolitovič Vil'kickij (1858-1913)[1] anch'egli cartografo e geodeta, Boris Vil'kickij si è laureato presso l'Accademia Navale Kuznetsov di San Pietroburgo, nel 1908. Ha partecipato alla guerra russo-giapponese del 1904-1905. Nel 1913-1915 ha preso parte alla spedizione idrografica artica sulle rompighiaccio Tajmyr, di cui era capitano, e Vajgač, capitanata da Pëtr Alekseevič Novopašennyj, allo scopo di esplorare ulteriormente la rotta del mare del Nord. Nel 1913, la spedizione ha scoperto la Severnaja Zemlja e Malyj Tajmyr, chiamate rispettivamente "Terra dello zar Nicola II" e "isola dello zarevic Aleksej", l'isola di Starokadomskij e l'isola che porta il suo nome. Nel 1914-1915, ha fatto il primo viaggio attraverso il passaggio a nord-est, da Vladivostok ad Arcangelo, scoprendo l'isola di Novopašennyj (ora isola di Žochov). La spedizione è arrivata ad Arcangelo il 16 settembre 1915. Nel 1918, è stato nominato capo della prima spedizione idrografica sovietica, che non ebbe mai luogo a causa del sequestro da parte degli interventisti ad Arcangelo. Nel 1920, Vil'kickij è emigrato in Gran Bretagna. Nel 1923 e nel 1924, è stato nel mare di Kara per spedizioni commerciali su invito delle organizzazioni sovietiche del commercio estero. Tra il 1926 e il 1928 ha lavorato come idrografo nel Congo Belga. È morto a Bruxelles nel 1961. Luoghi dedicatiPortano il nome di Vil'kickij in onore di Boris e del padre Andrej Ippolitovič:
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