Prende il suo nome dalla sorella di Caterina, nella commedia La bisbetica domata di William Shakespeare. Inizialmente era stato chiamato Peaseblossom, dal nome di una fata del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, ma a causa di un conflitto di nomenclatura tra USA e URSS il nome venne successivamente mutato dalla IAU in quello attuale di Bianca.
È anche designato come Urano VIII.[8]
Dalle immagini del Voyager 2, Bianca appare come uno sferoide prolato, con l'asse maggiore puntato nella direzione di Urano e un rapporto tra gli assi di 0,7 ± 0,2.[4] Il colore della superficie è grigio.[4]
A parte la sua orbita,[1] il raggio orbitale di 27 km,[4] le dimensioni e l'albedo,[6] praticamente nient'altro è conosciuto di questa luna.
Note
^abcdJacobson, R. A. (1998). The Orbits of the Inner Uranian Satellites From Hubble Space Telescope and Voyager 2 Observations. The Astronomical Journal 115 (3): 1195–1199. Bibcode 1998AJ....115.1195J. doi:10.1086/300263
^abcdeKarkoschka, Erich (2001). Voyager's Eleventh Discovery of a Satellite of Uranus and Photometry and the First Size Measurements of Nine Satellites. Icarus 151 (1): 69–77. Bibcode 2001Icar..151...69K. doi:10.1006/icar.2001.6597.
^
Dr. David R. Williams, Uranian Satellite Fact Sheet, su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA (National Space Science Data Center), 23 novembre 2007. URL consultato il 12 dicembre 2008.
^abcdKarkoschka, Erich (2001). Comprehensive Photometry of the Rings and 16 Satellites of Uranus with the Hubble Space Telescope. Icarus 151 (1): 51–68. Bibcode 2001Icar..151...51K. doi:10.1006/icar.2001.6596.
^
B. A. Smith, Satellites and Rings of Uranus, in IAU Circular, vol. 4168, 27 gennaio 1986. URL consultato il 31 ottobre 2011.