Bernardo di Périgord
Bernardo Tagliaferro, conte di Périford, di Agen e d'Angoulême (prima dell'895 – 950), fu conte di Périgord e di Agen dal 918 e conte d'Angouleme dal 945 alla sua morte. OrigineSia secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, che secondo la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, Bernardo era l'unico figlio del conte di Périgord e di Agen, Guglielmo I[1][2] e della moglie, Regelinda, la figlia del conte di Quercy, conte di Tolosa e anche conte di Rouergue, Raimondo I e della moglie, Berta[1][3]. BiografiaSia secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, che secondo la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, subito dopo la morte del conte d'Angouleme, Audoino o Aldoino I, Bernardo uccise il visconte di Marcilliacum, Lamberto ed il di lui fratello, Rainulfo, che erano responsabili di un attentato contro la zia di Bernardo, Sancia[1][3](sorella di Guglielmo I e moglie di Ademaro, conte d'Angouleme. Suo padre, Guglielmo I, morì nel 918, come ci viene ricordato da Ademaro di Chabannes (morto parte suo Willelmo qui fui frate Alduini ex Vulgrimno)[1] e dalla Historia Pontificum et Comitum Engolismensis(mortuo patre suo Guillermo, qui fuerat frater Aldoïni ex Vulgrino)[2]. A Guglielmo succedette Bernardo (Bernardus, ...., Comes Petragoricae effectus est)[1] (Bernardus, ...., Comes Petragoricae effectus est)[2]. In un anno imprecisato, secondo un documento del Cartulaire du prieuré de Saint-Pierre de la Réole, Bernardo restituì ai frati l’abbazia di Saint-Sour de Genouillac, col consenso della moglie, Berta (uxore mea, nomine Berta) e dei figli di primo letto, Arnaldo Barnaba, Guglielmo, Gauberto e Bernardo (Guillelmo videlicet, atque Gausberto, seu Arnaldo, et Bernardo)[7]. Verso il 940, secondo il documento n° I del Instrumenta sarlatensis Ecclesiae, Bernardo fece restaurare l'abbazia di Sarlat, con il consenso della seconda moglie, Garsenda[8]. Bernardo, secondo la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, collaborava col cugino Guglielmo II detto Tagliaferro, conte d'Angouleme[9]; infatti, verso il 942, Guglielmo, secondo il documento n° 222 del Le cartulaire de Saint-Cybard, fece la donazione di una proprietà all'Abbazia di San Cybard e l'atto di donazione fu controfirmato anche da Bernardo (Bernardi comitis)[10]; in quello stesso periodo, Guglielmo riconobbe la donazione nel suo testamento che fu convalidato anche dal cugino, Bernardo, conte di Périgord (Bernardus comes)[11]. Suo cugino, Guglielmo II detto Tagliaferro, combatté i Normanni[12] (secondo il A Short Course of History by Havilland Le Mesurier Chepmell il nome Tagliaferro gli fu dato in seguito all'aver ucciso in battaglia un re dei Normanni, con un fendente che gli trapassò la maglia di ferro[13]) e combattendo i Normanni, sempre secondo Ademaro di Chabannes, Guglielmo morì[12], verso il 945 e fu tumulato nell'Abbazia di San Cybard[12]. Non si conosce la data esatta della morte di Bernardo, avvenuta verso il 950[15]. Matrimoni e discendenzaBernardo, come ci viene confermato dal Cartulaire du prieuré de Saint-Pierre de la Réole, aveva sposato, in prime nozze, Berta[7], di cui non si conoscono gli ascendenti e dalla quale ebbe cinque figli[15]:
Bernardo, come ci viene confermato dal Instrumenta sarlatensis Ecclesiae, aveva sposato, in seconde nozze, Garsenda[8], di cui non si conoscono gli ascendenti e dalla quale ebbe cinque figli[15]:
Note
BibliografiaFonti primarie
Letteratura storiografica
Voci correlate
Collegamenti esterni
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