Ademaro d'Angoulême
Ademaro, conte di Poitiers, di Limoges e d'Angoulême (tra l'860 e l'865[1] – 2 aprile 930), fu conte di Poitiers dall'892 e conte di Limoges, dall'898, al 902. Dopo aver perso il Poitou ed il Limosino, di fatto, fu conte d'Angoulême, dal 916 sino al 926. OrigineSia secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, che secondo il Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou, Ademaro era il figlio del conte di Poitiers e poi conte d'Angouleme, Emenone[1][3] e della moglie, che secondo alcune fonti era una robertingia, la figlia del conte di Blois, di Troyes e di Châteaudun, Oddone I di Troyes[4] e di sua moglie, Guandilmoda (o Guandilmode), che compare assieme al marito in una donazione del marzo 849[5], mentre secondo altri era la sorella del duca di Guascogna, Sancho II, di nome Sancha[2]. BiografiaLa morte di suo padre, Emenone, conte d'Angouleme[6], avvenne, 22 giugno 866[7], dopo uno scontro col cugino, Landrico, conte di Saintes, per il possesso del castello di Bouteville[4]. Sempre, secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, Emenone morì, per le ferite procurategli da Landrico circa due anni dopo la morte del fratello Turpione[8]. La morte lo colse a Runconia, otto giorni dopo aver ucciso Landrigo in combattimento[9], lasciando un figlio in tenera età, Ademaro[1][3]. Emenone fu tumulato ad Angoulême, nell'abbazia del beato Eparchio[3][8]. Dopo la morte del padre, essendo ancora un bambino, fu accolto alla corte del nuovo conte d'Angoulême, Vulgrino I[11], che, secondo Alfred Richard, nel suo Histoire des Comtes de Poitou, tome I, lo trattò come se fosse uno dei suoi figli[12]. Nell'890, tentò di impadronirsi della contea di Poitiers, per spodestare il giovane conte, Ebalus il Bastardo, che riuscì a rifugiarsi ad Aurillac, che fu assediata inutilmente da Ademaro[13]; dopo Ebalus il Bastardo si rifugiò in Alvernia, presso il suo tutore, il conte d'Alvernia, Guglielmo il Pio[14]. Un documento dell'894 della storia della chiesa di Saint-Hilaire di Poitiers, certifica che la chiesa fu assegnata, dal re Oddone, al vescovo di Poitiers, su richiesta di Ademaro[11], che fu confermato dal re conte di Poitiers, nell'estate dell'895[11]. Nell'898, Ademaro fu insediato conte di Limoges[17]. dal nuovo re dei Franchi Occidentali, Carlo il Semplice, che lo confermò anche conte di Poitiers[18]. Nel 902, però con l'aiuto del conte d'Alvernia, Guglielmo il Pio, Ebalus riuscì a riconquistare sia la contea di Poitiers che quella di Limoges[18] e Ademaro fu costretto a rifugiarsi presso i cognati, il conte d'Angoulême, Alduino I ed il conte di Périgord Guglielmo I[18]. Dopo la morte del cognato, Alduino I, nel 916, sempre secondo Alfred Richard, nel suo Histoire des Comtes de Poitou, tome I, Ademaro divenne il tutore del nipote il conte d'Angoulême, Guglielmo Tagliaferro, e governò di fatto la contea[18]. La morte di Ademaro viene citata in varie cronache: il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, che lo cita come conte di Poitiers, e dice che morì il 2 aprile e fu sepolto a Poitiers, nella Chiesa di Saint-Hilaire le Grand[19], così come il Chronicon Santi Maxentii Pictavinis[20]; mentre il Chronicon Aquitanicum, cita la data di morte (2 aprile 930) ed il luogo di sepoltura del conte Ademaro, figlio di Emenone[21]; secondo Alfred Richard, nel suo Histoire des Comtes de Poitou, tome I, Ademaro morì nel 926 e fu sepolto nella Chiesa di Saint-Hilaire le Grand a Poitiers, confermando che il rapporto tra Ademaro ed Ebalo si era normalizzato[22]. Matrimonio e discendenzaLa moglie di Ademaro era Sancha d'Angoulême (secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, morta il 4 aprile, senza precisare l'anno[8]), figlia di Vulgrino I, conte d'Angouleme, e di Reginilde di Settimania[11]. Del loro matrimonio vi sono testimonianze sia nelle cronache di Ademaro di Chabannes (Ademaro sposò Sancha, parente stretta di Alduino I e Guglielmo I[23] e consanguinea di Bernardo I, conte di Perigord, che era figlio di Guglielmo I di Périgord, che nel Chronicon Santi Maxentii Pictavinis, dove si dice che Ademaro sposò Sancha, parente stretta di Alduino I e Guglielmo I, nel corso dell'893[24]; anche Alfred Richard, nel suo Histoire des Comtes de Poitou, tome I, ricorda Sancha, che assieme al marito fece molte donazioni alla chiesa[22], dicendo, che dopo la sua morte, avvenuta ad Angoulême fu tumulata nell'Abbazia di San Cybard (Abbaye de Saint-Cybard), Angoulême[22].
Note
BibliografiaFonti primarie
Letteratura storiografica
Voci correlate
Collegamenti esterni
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