*Berkanan (in italiano "betulla") è il nome proto-germanico ricostruito della runa del Fuþark antico b (carattere Unicode ᛒ). Tale runa compare anche nel Fuþorc anglosassone e frisone con il nome di Beorc ("betulla" o "pioppo") e nel Fuþark recente con il nome di Bjarken (esistente anche nella variante ᛓ).
La sua forma è basata direttamente sulla b (
, Unicode 𐌁) dell'alfabeto etrusco, da cui deriva anche la B di quello latino; sia la "B" che la berkanan sono riflesse rispetto all'originale etrusco, poiché la lingua etrusca classica è scritta da destra a sinistra (e nelle rare occasioni in cui avviene il contrario le lettere sono riflesse).
Il nome della corrispondente lettera dell'alfabeto gotico (
, Unicode 𐌱) è bairkan.
Poemi runici
La runa è menzionata in tutti e tre i poemi runici; in quelli norvegese ed islandese essa è chiamata Bjarkan, mentre in quello inglese è chiamata Beorc.
Poema runico:[1]
|
Traduzione:
|
Antico norvegese
Bjarkan er laufgrønstr líma;
Loki bar flærða tíma.
|
La betulla ha le foglie più verdi di qualsiasi arboscello;
Loki fu fortunato nel suo inganno.
|
Antico islandese
Bjarkan er laufgat lim
ok lítit tré
ok ungsamligr viðr.
abies buðlungr.
|
La betulla è un ramo frondoso
e un piccolo albero
e un giovane e fresco arboscello.
|
Antico inglese
Beorc byþ bleda leas, bereþ efne swa ðeah
tanas butan tudder, biþ on telgum wlitig,
heah on helme hrysted fægere,
geloden leafum, lyfte getenge.
|
Il pioppo non ha frutti; ma pur senza semi genera succhioni,
poiché è generato dalle proprie foglie.
Splendide sono le sue fronde e gloriosamente adornata
la sua alta corona che raggiunge il cielo.
|
Note