Come poeta si dimostrò di notevole rilevanza quale attivo testimone del passaggio dal gusto marinesco-barocco al gusto boileauiano-razionalistico.[2]
In tale spirito tradusse in alessandrini il Télémaque di Fénelon (1727-1729), Le peripezie del principe di Itaca (Die Begebenbeiten des Prinzen von Ithaka) e trovò la sua migliore forma espressiva nelle satire moralistiche e nella letteratura didascalica (raccolte postume, 1732 e 1757).[2][4]
Il suo nome e la sua fama sono legati al primo, grande successo della serie antologica tedesca, i cui primi due volumi furono pubblicati la prima volta nel 1695 e fino al 1697 e il settimo e ultimo nel 1727, sotto il titolo Poesie scelte e finora inedite del signore von Hoffmannswaldau e di altri tedeschi (Herrn von Hoffmannswaldau und andrer Deutschen auserlesene und bisher ungedruckte Gedichte), introdotti da una prefazione programmatica,[1]che risultarono un importante documento descrivente gli sviluppi dello stile poetico agli inizi del XVIII secolo.[3]
I primi due volumi furono dedicati al marinismo delle prime due scuole slesiane, invece nei successivi volumi si avvertì il passaggio dal barocco al classicismo colto, fino all'affermazione del Boileau.[3][5]
Opere
Le peripezie del principe di Itaca (Die Begebenbeiten des Prinzen von Ithaka, 1727-1729);
Poesie scelte e finora inedite del signore von Hoffmannswaldau e di altri tedeschi (Herrn von Hoffmannswaldau und andrer Deutschen auserlesene und bisher ungedruckte Gedichte, 1696-1727);