Baurusuchus
Baurusuchus (il cui nome significa "coccodrillo di Bauru") è un genere estinto di crocodilomorfo baurusuchide vissuto nel Cretaceo superiore, circa 90-83.5 milioni di anni fa (Turoniano-Santoniano), in quella che oggi è la Formazione Adamantina, in Brasile. Il genere contiene tre specie: la specie tipo B. pachechoi, dal nome di Eng Joviano Pacheco, suo scopritore[1], B. salgadoensis, dal nome del generale Salgado County a São Paulo[2], e B. albertoi, dal nome del Dr. Alberto Barbosa de Carvalho, paleontologo brasiliano.[3] Baurusuchus era un predatore terricolo, probabilmente spazzino, che poteva raggiungere i 3,5-4 metri (11,5-13,1 piedi) di lunghezza, per un peso di 80 kg (176 libbre).[4][3] L'animale prende il nome dal Bauru Group brasiliano. Baurusuchus era strettamente imparentato con Cynodontosuchus rothi, di dimensioni minori, e dalla dentizione più debole.[5] Altri suoi parenti includono Stratiotosuchus di dimensioni simili, dalla Formazione Adamantina, e Pabweshi, della Formazione Pabista pakistana. Paleoecologia e paleobiologiaB. salgadoensis era, probabilmente, un predatore terrestre, che viveva in un clima caldo e arido. La posizione delle narici esterne non era adatta per uno stile di vita anfibio come nei moderni coccodrilli e il muso e i denti sono compressi lateralmente come nei teropodi terrestri. Entrambe queste caratteristiche, insieme alle lunghe gambe dell'animale, supportano l'ipotesi di uno stile di vita prettamente terrestre. L'ipotesi sull'ambiente caldo e arido si basa sullo stile di vita dei moderni coccodrilli e sulla stratigrafia di Baurusuchus. B. salgadoensis è stato ritrovato in arenarie fini e massicce, indicatrici di una zona alluvionale in un clima caldo e arido. Baurusuchus era probabilmente in grado di scavare buche per trovare l'acqua nelle stagioni secche o, come i moderni alligatori fare, per la termoregolazione. Ciò spiegherebbe anche il ritrovamento di scheletri molto completi in livelli stratigrafici correlati. Una strategia del genere avrebbe reso l'animale meno dipendente dall'acqua rispetto alla maggior parte dei coccodrilli moderni, permettendogli di vivere in un clima più continentale. Gli pterigoidi fortemente piegati suggeriscono che Baurusuchus avesse un morso molto potente e che fosse in grado di richiudere la mascella molto rapidamente. La morfologia del cranio e dei denti indica che le strategie di caccia del Baurusuchus dovevano essere simili a quelle del drago di Komodo che include un'imboscata alla preda, mordendola e tirando indietro i denti seghettati a forma di lama, lacerando la carne. Baurusuchus aveva un ruolo molto importante nel suo ecosistema, essendo, probabilmente, in competizione con gli abelisauridi per il cibo.[2] ClassificazioneBaurusuchus è il genere tipo della famiglia Baurusuchidae, una famiglia composta da coccodrilli terrestri dotati di crani allungati e compressi lateralmente.[1] Altri membri di quella famiglia del Cretaceo del Sud America comprendono Stratiotosuchus e Cynodontosuchus, nonché alcuni generi provenienti dal Pakistan (Cretaceo) e dall'Europa (Terziario).[2] Uno studio nel 2011 ha creato una nuova sottofamiglia chiamata Baurusuchinae. Sono state descritte sette caratteristiche diagnostiche per il gruppo che includono le dimensioni moderate e i larghi frontali. Originariamente, la sottofamiglia includeva solamente Stratiotosuchus maxhechti e Baurusuchus, rendendo così Stratiotosuchus il parente più stretto di Baurusuchus.[6] Tuttavia, uno studio nel 2014 ha riferito una nuova specie alla sottofamiglia, chiamata Aplestosuchus sordidus, sostenendo un rapporto più stretto di Baurususchus con Stratiotosuchus che con essa. La specie B. albertoi è un'eccezione. Il documento non supporta la sua affiliazione a Baurusuchus e anzi lo considera un parente stretto di Aplestosuchus. La descrizione della sottofamiglia presenta anche il seguente cladogramma:[7]
Note
Bibliografia
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