La quarta e ultima stagione del primo ciclo Cosmi si apre, nell'estate 2003, con la vittoria del primo e fin qui unico trofeo dell'UEFA nella storia dei grifoni – nonché la prima affermazione confederale per una formazione umbra –, la Coppa Intertoto UEFA, finalmente conquistata dal presidente Luciano Gaucci dopo quattro tentativi nell'ultimo lustro. Il successo arriva da imbattuti, dopo aver eliminato in sequenza i finlandesi dell'Allianssi, i francesi del Nantes-Atlantique e i tedeschi del Wolfsburg, questi ultimi superati nella doppia finale sia al Curi (1-0, gol del neoacquisto Bothroyd) sia a domicilio alla Volkswagen-Arena (2-0, Tedesco e Berrettoni).[2][3][4]
Questo trionfo garantisce inoltre al Perugia l'accesso alla più prestigiosa Coppa UEFA, competizione da cui i biancorossi mancano dalla partecipazione d'esordio del 1979-1980 e dove stavolta, superati nei primi turni gli scozzesi del Dundee[5][6][7] e i greci dell'Arīs Salonicco,[8][9] si fermano ai sedicesimi di finale contro il più blasonato PSV, resistendo agli olandesi nell'andata giocata in casa (0-0)[10][11] ma cedendo nel ritorno al Philips Stadion di Eindhoven (1-3) – togliendosi tuttavia discrete soddisfazioni su di un palcoscenico europeo dove peraltro, tra Intertoto e UEFA, i grifoni mettono assieme una striscia di undici risultati utili consecutivi (otto vittorie e tre pareggi).[12]
Tutt'altra storia in campionato, dove la sesta stagione consecutiva in Serie A inizia in maniera molto problematica. Il Perugia, che ottiene i titoli dei giornali solo per il controverso ingaggio di Saadi Gheddafi,[13] non riesce a vincere una gara per tutto il girone di andata; un ruolino che si ripercuote negativamente anche sulla tornata di ritorno dove, a poche giornate dalla fine del torneo, i grifoni paiono ormai accreditati con certezza della retrocessione.
Ciò nonostante, grazie soprattutto a tre vittorie inanellate negli ultimi tre turni contro Juventus, Roma e Ancona, i biancorossi riescono quantomeno a giocarsi una possibilità di salvezza raggiungendo, proprio nei novanta minuti finali, il quart'ultimo posto della graduatoria e il conseguente doppio spareggio interdivisionale contro la sesta classificata della Serie B, la Fiorentina di Emiliano Mondonico: ad avere la meglio è la squadra viola, vittoriosa all'andata in Umbria (0-1, Fantini)[14] e imbattuta al ritorno in Toscana (1-1, ancora Fantini e pareggio di do Prado), che guadagna così la massima serie a spese dei grifoni,[15] retrocessi in cadetteria dopo sei anni.
Infine in Coppa Italia, dove i biancorossi difendevano la storica semifinale di dodici mesi prima, quest'anno il cammino si ferma ai quarti di finale, sconfitti dalla Juventus poi finalista dell'edizione.
Con l'addio a fine stagione di Cosmi, di fatto si chiude un'epoca nella storia del club perugino.
Divise e sponsor
Lo sponsor tecnico del Perugia per la stagione 2003-2004 fu la Galex mentre lo sponsor ufficiale fu la Toyota.
^(EN) 2003: Perugia put past behind them, su en.archive.uefa.com, Union of European Football Associations, 1º agosto 2003. URL consultato il 6 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2013).