L'arcidiocesi di Varsavia (in latino Archidioecesis Varsaviensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Polonia. Nel 2022 contava 1.464.220 battezzati su 1.569.718 abitanti. È retta dall'arcivescovo Adrian Józef Galbas, S.A.C.
Territorio
L'arcidiocesi comprende 3.350 km² nel voivodato della Masovia. Appartiene all'arcidiocesi solo la parte della città di Varsavia situata ad ovest del fiume Vistola, mentre quella situata ad est del fiume è sotto la giurisdizione della diocesi di Varsavia-Praga[4].
Il territorio è suddiviso in 25 decanati e in 214 parrocchie. La cattedrale dell'arcidiocesi è dedicata a San Giovanni Battista. Oltre alla cattedrale, il territorio comprende altre due basiliche minori: la basilica della Santa Croce e la basilica dell'Immacolata.
Provincia ecclesiastica
La provincia ecclesiastica di Varsavia, istituita nel 1818, comprende due suffraganee:
Storia
Nel corso dell'XI secolo furono definiti i confini tra la diocesi di Poznań e l'arcidiocesi di Gniezno.[5] La sede di Poznań si estendeva sulla Grande Polonia, ma comprendeva anche una parte della Masovia; i due territori non erano contigui tra loro ed erano separati dal territorio della sede di Gniezno. La regione della Masovia divenne un arcidiaconato della diocesi di Poznań e la chiesa principale era quella di San Giovanni Battista a Varsavia. Poiché con il passare del tempo Varsavia cominciò a svolgere un ruolo di primo piano nello stato come sede del re, della corte e centro della vita politica, a partire dal XVII secolo i vescovi di Poznań soggiornarono sempre più spesso nella capitale dello stato e avevano qui la loro residenza. Non di rado durante il XVIII secolo i vescovi portavano il doppio titolo di vescovi di Poznań e Varsavia.[6]
In seguito alla seconda spartizione della Polonia (1793), l'arcidiaconato di Varsavia restò nella Confederazione polacco-lituana, mentre il resto della diocesi di Poznań entrò a far parte del regno di Prussia. Il 12 gennaio 1794 in forza del decreto Quam Eminentissimus l'arcidiaconato di Varsavia fu dato in amministrazione tam spiritualibus quam temporalibus agli arcivescovi di Gniezno.[7]
Il 16 ottobre 1798, con la bolla Ad universam agri di papa Pio VI l'arcidiaconato fu reso indipendente con l'erezione della diocesi di Varsavia, costituita da 7 decanati per un totale di 108 parrocchie.[8] Il 9 settembre 1800, con il breve Ad universam gregis di papa Pio VII, alla diocesi furono annesse 7 parrocchie della diocesi di Płock sulla riva destra della Vistola, tra cui quella di Praga.[9]
Il 12 marzo 1818 con la bolla Militantis Ecclesiae regimini di papa Pio VII la diocesi fu elevata al rango di sede metropolitana. Il 30 giugno successivo, in forza della bolla Ex imposita nobis dello stesso Pio VII, le furono assegnate come suffraganee tutte le diocesi del cosiddetto Regno del Congresso, stato vassallo sotto controllo dell'Impero russo istituito dopo il congresso di Vienna, ossia le diocesi di Lublino, Sandomierz, Włocławek, Płock, Janów o Podlachia, Sejny o Augustów e Cracovia[10]. Contestualmente i territori di queste diocesi furono fatti coincidere con i voivodati in cui era suddiviso il regno polacco: l'arcidiocesi di Varsavia comprendeva il voivodato della Masovia.[11]
Il 6 ottobre 1818, con la bolla Romani pontifices, Pio VII conferì agli arcivescovi di Varsavia il titolo di primate del Regno di Polonia (ossia il regno del Congresso).[12]
Nel 1863, dopo la Rivolta di Gennaio l'arcivescovo Zygmunt Szczęsny Feliński fu deportato a Jaroslavl' in Russia, fino al 1883 quando un accordo tra lo zar e la Santa Sede pose fine all'esilio. Allora l'arcivescovo si dimise dall'incarico a Varsavia e la Santa Sede elesse un nuovo arcivescovo per Varsavia.
Il 10 dicembre 1920 cedette una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Łódź (oggi arcidiocesi).
Il 28 ottobre 1925 con la bolla Vixdum Poloniae unitas di papa Pio XI furono riorganizzate le circoscrizioni ecclesiastiche polacche di rito latino: l'arcidiocesi di Varsavia ebbe come suffraganee le diocesi di Płock, Sandomierz, Lublino, Łódź e Siedlce.
Dal 1946 al 1992 fu unita in persona episcopi alla sede primaziale di Gniezno.
Il 25 marzo 1992 nell'ambito della riorganizzazione delle diocesi polacche voluta da papa Giovanni Paolo II con la bolla Totus tuus Poloniae populus, ha ceduto porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi di Łowicz[13] e di Varsavia-Praga[14].
Cronotassi dei vescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
Statistiche
L'arcidiocesi nel 2022 su una popolazione di 1.569.718 persone contava 1.464.220 battezzati, corrispondenti al 93,3% del totale.
anno
|
popolazione
|
presbiteri
|
diaconi
|
religiosi
|
parrocchie
|
battezzati
|
totale
|
%
|
numero
|
secolari
|
regolari
|
battezzati per presbitero
|
uomini
|
donne
|
1950 |
1.600.000 |
1.875.000 |
85,3 |
657 |
478 |
179 |
2.435 |
|
569 |
1.948 |
278
|
1970 |
2.700.000 |
3.100.000 |
87,1 |
1.400 |
915 |
485 |
1.928 |
|
896 |
3.529 |
309
|
1980 |
3.170.390 |
3.463.290 |
91,5 |
1.502 |
1.017 |
485 |
2.110 |
|
1.002 |
3.418 |
366
|
1990 |
2.985.000 |
3.110.000 |
96,0 |
1.617 |
1.129 |
488 |
1.846 |
|
924 |
4.560 |
440
|
1999 |
1.445.000 |
1.523.000 |
94,9 |
1.034 |
625 |
409 |
1.397 |
|
918 |
2.516 |
198
|
2000 |
1.435.000 |
1.525.000 |
94,1 |
1.025 |
636 |
389 |
1.400 |
|
830 |
2.524 |
200
|
2001 |
1.435.950 |
1.525.000 |
94,2 |
1.120 |
648 |
472 |
1.282 |
|
916 |
2.363 |
203
|
2002 |
1.436.225 |
1.525.000 |
94,2 |
1.114 |
661 |
453 |
1.289 |
|
900 |
2.378 |
209
|
2003 |
1.437.450 |
1.525.420 |
94,2 |
1.106 |
673 |
433 |
1.299 |
|
876 |
2.375 |
210
|
2004 |
1.438.200 |
1.533.000 |
93,8 |
1.154 |
674 |
480 |
1.246 |
|
929 |
2.098 |
210
|
2010 |
1.426.000 |
1.540.000 |
92,6 |
1.245 |
729 |
516 |
1.145 |
1 |
849 |
1.816 |
210
|
2014 |
1.425.000 |
1.540.000 |
92,5 |
1.192 |
759 |
433 |
1.195 |
2 |
686 |
1.913 |
211
|
2017 |
1.424.000 |
1.539.000 |
92,5 |
1.292 |
780 |
512 |
1.102 |
3 |
716 |
1.843 |
212
|
2020 |
1.467.000 |
1.558.000 |
94,2 |
1.312 |
796 |
516 |
1.118 |
2 |
720 |
1.839 |
214
|
2022 |
1.464.220 |
1.569.718 |
93,3 |
1.305 |
798 |
507 |
1.122 |
3 |
726 |
1.800 |
214
|
Istituti religiosi presenti in arcidiocesi
- Istituti maschili
- Istituti femminili
Galleria d'immagini
-
La basilica della Santa Croce
-
La basilica dell'Immacolata
-
Il palazzo arcivescovile
-
Università Cardinale Wyszyński di Varsavia
-
L'accademia cattolica di Varsavia
-
La sede del museo arcivescovile
Note
- ^ Vescovo titolare di Avissa.
- ^ Vescovo titolare di Obba.
- ^ Vescovo titolare di Barica.
- ^ (EN) Archdiocese of Warsaw, su b16.pl. URL consultato il 6 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
- ^ Dal sito web dell'arcidiocesi di Poznań.
- ^ (PL) Piotr Franciszek Neumann, Diecezja poznańska u schyłku Rzeczypospolitej Obojga Narodów, Poznańskie Studia Teologiczne, 33 (2018), pp. 164-165.
- ^ Nella bolla Ad universam agri, n. 7, per questo decreto è indicata la data del 1º febbraio. La data del 12 gennaio è attestata invece dal sito dell'arcidiocesi, da Henryk Małecki, Dwustulecie Kościoła Warszawskiego w zarysie, Warszawskie Studia Teologiczne, XI/1998, p. 17; e da Jan Wisocki, Biskupstvo Warszawskie. Erekcja diecezji w świetle stosunków politycznych i kościelnych na ziemiach polskich końca XVIII i początku XIX stulecia., Nasza Przeszłość : studia z dziejów Kościoła i kultury katolickiej w Polsce, Tom 35 (1971), p. 78.
- ^ (PL) Bolesław Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich (966-1939), Archiwa, Biblioteki i Muzea Kościelne, 20, 1970, p. 312.
- ^ (PL) Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich, Archiwa, Biblioteki i Muzea Kościelne, 20, 1970, p. 313.
- ^ Quest'ultima diocesi nel 1880 divenne una sede immediatamente soggetta alla Santa Sede.
- ^ L'identificazione del territorio dell'arcidiocesi con quello del voivodato determinarono un notevole ampliamento del numero dei decanati e della parrocchie dell'arcidiocesi, che acquisì 114 parrocchie dall'arcidiocesi di Gniezno, 34 parrocchie dalla diocesi di Lublino, 5 parrocchie dalla diocesi di Włocławek e 7 parrocchie dalla diocesi di Płock, per un totale complessivo di 160 parrocchie. (PL) Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich, Archiwa, Biblioteki i Muzea Kościelne, 20, 1970, p. 314.
- ^ (PL) Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich, Archiwa, Biblioteki i Muzea Kościelne, 20, 1970, p. 314.
- ^ La diocesi di Łowicz ha acquisito i decanati di Biała Rawska, Brzozów, Krośniewice, Kutno, Lubochnia, Łowicz-Collegiata, Łowicz-Spirito Santo, Mszczonów, Rawa Mazowiecka, Skierniewice, Sochaczew, Żychlin e Żyrardów. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 145
- ^ La diocesi di Varsavia-Praga ha acquisito i decanati urbani di Anin, Bródno, Grochów e Praga (all'interno della città) e i decanati rurali di Jadów, Legionowo, Mińsk Mazowiecki, Otwock, Radzymin, Rembertów, Siennica, Stanisławów, Wołomin e Nowy Dwór Mazowiecki, con due sole parrocchie: S. Michele Arcangelo e Santi Pietro e Paolo. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 145
- ^ Vescovo di Poznań dal 12 settembre 1794, il 27 agosto 1806 fu nominato arcivescovo di Gniezno e primate di Polonia. Cfr. P. Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Graz, 1957, pp. 348, 355.
- ^ Il 29 marzo 1819 nominato vescovo di Cuiavia-Kalisz. Cfr. Eubel, vol. 7, pp. 389, 399.
- ^ Nominato arcivescovo titolare di Tarso.
- ^ Nominato arcivescovo titolare di Viminacio.
Bibliografia
- (LA) Bolla Ad universam agri, in Raffaele de Martinis, Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima, Tomo IV, Romae, 1891, p. 437
- (LA) Bolla Militantis Ecclesiae regimini, in Raffaele de Martinis, Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima, Tomo IV, Romae, 1891, p. 552
- (LA) Bolla Ex imposita nobis, in Bullarii romani continuatio, Tomo XV, Romae, 1853, pp. 61–68
- (LA) Bolla Vixdum Poloniae unitas, AAS 17 (1925), p. 521
- (LA) Bolla Totus Tuus Poloniae populus, AAS 84 (1992), p. 1099
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 6, p. 433; vol. 7, pp. 389-390; vol. 8, p. 583
- Jan Władysław Woś, Le origini della diocesi di Varsavia, Firenze, Centro d'incontro della Certosa di Firenze, 1983.
- (FR) Jan Władysław Woś, Le bicentenaire du diocèse de Varsovie (1798-1998), Paris, Éditions du Dialogue, Société d'Éditions Internationales, 1999.
- (PL) Jan Władysław Woś, Pius VI i początki diecezji warszawskiej (Wokół wydarzeń roku 1798), "Saeculum Christianum", anno 5 (1998), n. 2, pp. 27–38.
- (PL) Jan Władysław Woś, Dwóchsetlecie diecezji warszawskiej (1798-1998), Trydent, Centro di documentazione sulla storia dell'Europa Orientale, 1998.
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