Arcidiocesi di Fiume
L'arcidiocesi di Fiume (in latino Archidioecesis Fluminensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Croazia. Nel 2022 contava 195.308 battezzati su 253.891 abitanti. È retta dall'arcivescovo Mate Uzinić. TerritorioL'arcidiocesi comprende quasi tutta la regione litoraneo-montana escluse le isole Quarnerine settentrionali che sono parte della diocesi di Veglia. Sede arcivescovile è la città di Fiume dove si trova la cattedrale di San Vito. Il territorio è suddiviso in 90 parrocchie. StoriaLa storia della Chiesa fiumana coincide per molti secoli con quella dell'arcidiaconato, istituzione risalente probabilmente all'XI-XII secolo, ma di cui si hanno riscontri documentali a partire dal XIV secolo. All'arcidiacono spettava il diritto di esercitare le funzioni vescovili e ogni atto di giurisdizione. Originariamente l'arcidiaconato faceva parte della diocesi di Pola, che a partire dal XVI secolo ne limitò il potere affiancando all'arcidiacono la figura del vicario. Nei secoli XVII e XVIII si susseguono i conflitti tra il clero di Fiume e i vescovi di Pola, spesso causati da tensioni politiche: Fiume è parte dell'impero, Pola è soggetta a Venezia. Nel 1751 Fiume entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Kalocsa. Infine, il 16 ottobre 1787 Fiume entrò nella diocesi di Segna-Modruš, che l'anno successivo divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Lubiana e, tornata alla metropolia di Kalocsa nel 1807, entrò definitivamente nella provincia ecclesiastica di Zagabria l'11 dicembre 1852. A seguito degli eventi del 1919-1920, fu eretta il 30 aprile 1920[1] l'amministrazione apostolica di Fiume, comprensiva della città e del suo suburbio (l'antico arcidiaconato), con territorio ricavato dalla diocesi di Segna e Modruš. Il 25 aprile 1925 l'amministrazione apostolica fu elevata a diocesi in forza della bolla Supremum pastorale di papa Pio XI; al primitivo territorio furono aggiunte porzioni sottratte alle diocesi di Trieste e Capodistria, di Lubiana e ancora di Segna e Modruš, in modo da comprendere tutta la provincia del Carnaro. Nel 1934 si ampliò incorporando un'altra porzione di territorio già appartenuta alla diocesi di Trieste. Il 27 luglio 1969 per effetto della bolla Coetu instante di papa Paolo VI la diocesi fu unita all'antica diocesi di Segna ed elevata al rango di arcidiocesi metropolitana, assumendo il nome di arcidiocesi di Fiume-Segna. La diocesi di Segna era stata eretta nel 1168 e nel 1630 era stata unita alla diocesi di Modruš. Agli arcivescovi fu concesso il privilegio di aggiungere al proprio titolo quello di vescovi di Modruš. Il 17 ottobre 1977 con la bolla Prioribus saeculi di papa Paolo VI cedette alla diocesi di Capodistria le parrocchie che si trovavano nella Repubblica Socialista di Slovenia. Il 25 maggio 2000 si è divisa in forza della bolla Ad Christifidelium spirituali di papa Giovanni Paolo II, dando origine alla presente arcidiocesi di Fiume e alla diocesi di Gospić-Segna. Contestualmente Modruš è diventata sede vescovile titolare. All'arcidiocesi è unito il titolo abbaziale di San Giacomo di Abbazia. Cronotassi dei vescoviSi omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
StatisticheL'arcidiocesi nel 2022 su una popolazione di 253.891 persone contava 195.308 battezzati, corrispondenti al 76,9% del totale.
Note
Bibliografia
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