La sede di Claudiopoli di Onoriade è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato fino al XIV secolo; tuttavia il suo inserimento nelle Notitiae fino a questo periodo deve essere puramente onorifico, in quanto la sede, a causa della sua distruzione ad opera dei Turchi, aveva perso il rango di sede metropolitana a favore di Eraclea Pontica già nella prima metà del XIII secolo.[3] Nelle Notitiae occupa tra il 16º e il 25º posto nell'ordine gerarchico delle sedi metropolitane del patriarcato, e le sono assegnate cinque diocesi suffraganee: Eraclea Pontica, Prusiade, Tio, Crazia e Adrianopoli.[4]
La sede bizantina scomparve all'incirca nel XIII o XIV secolo; ultimo suo vescovo documentato è un anonimo, menzionato nel 1250. In seguito, la metropolia è diventata una sede titolare del patriarcato; sono noti vescovi titolari dal XVII al XX secolo.[5]
I vescovi di Claudiopoli di Onoriade appaiono confusi con i vescovi di Claudiopoli di Isauria, perché nelle fonti citate le cronotassi delle due sedi non sono distinte.
^Questa è l'indicazione di Le Quien e di Janin. Dubbia è tuttavia la sede di appartenenza del vescovo Geronzio. Secondo Honigmann infatti (Trois mémoires posthumes d'histoire et de géographie de l'Orient chrétien, Bruxelles, 1961, pp. 43-44) non è certo che nel 394 esistesse la provincia romana di Onoriade; inoltre, nel 431 è documentato un Geronzio, vescovo di Claudiopoli di Isauria, che prese parte al concilio di Efeso; secondo Honigmann potrebbe trattarsi dello stesso vescovo.
^Un elenco di una quindicina di vescovi titolari greco-ortodossi è riportata da Janin, Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XII, coll. 1078.
^Carterio è documentato in due occasioni: nel 458 figura tra i destinatari della lettera dell'imperatoreLeone I dopo l'uccisione del patriarcaProterio di Alessandria (Concilium universale Chalcedonense, volumen quintum: Collectio Sangermanensis, in «Acta Conciliorum Oecumenicorum», edidit Eduardus Schwartz, vol. II/5, Berlin-Leipzig, 1936, p. 23, nº 27); tra il 458 e il 459 sottoscrisse il decreto sinodale di Gennadio I di Costantinopoli contro i simoniaci (Mansi, Sacrorum Conciliorum nova et amplissima collectio, vol. VIII, col. 918).
^Collectio Sabbaitica contra acephalos et origeniastas destinata, edidit Eduardus Schwartz, «Acta Conciliorum Oecumenicorum» III, Berlino 1940, p. 65, nº 7.
^Concilium universale Constantinopolitanum sub Iustiniano habitum, edidit Johannes Straub, volumen primum, «Acta Conciliorum Oecumenicorum» vol. IV/1, Berolini 1971, indice, p. 270 (Vincentius Claudiopolis Honoriadis).