Andrea GasparinoAndrea Gasparino (Fontanelle di Boves, 7 aprile 1923 – Cuneo, 26 settembre 2010) è stato un presbitero e scrittore italiano, fondatore del Movimento contemplativo missionario Padre de Foucauld. «La preghiera e l’amore ottengono l’impossibile» BiografiaNacque a Fontanelle, frazione di Boves, nel 1923. Dopo gli studi nel seminario diocesano di Cuneo venne ordinato sacerdote nel 1947. Iniziò il suo ministero come vice parroco a Roccavione interessandosi fin dall'inizio alla situazione dei poveri e degli orfani. Il 7 ottobre del 1951 fondò una casa di accoglienza, chiamata "Città dei Ragazzi", ospitando cinque giovani rimasti senza famiglia dopo la fine del secondo conflitto mondiale.[1]. All'opera della comunità si unirono nel 1955 le sorelle consacrate. Negli anni sessanta l'attività della casa si estese a diversi paesi tra i più poveri del mondo. La prima missione venne fondata nel 1961 in Brasile, poi in Asia, in Africa, nell'Est europeo, Russia e Albania. Successivamente vennero le missioni in Corea, Madagascar, ed infine Kenya, Etiopia, Bangladesh, Hong Kong.[2] Le fraternità del movimento creato da Gasparino, poi denominato Movimento contemplativo missionario Padre de Foucauld, consistono in piccole comunità monastiche di fratelli e di sorelle che vivono in mezzo ai poveri nei bassifondi, fra i baraccati, nei lebbrosari, condividendo la vita dei poveri e testimoniando il primato della preghiera.[3] Nel 1990 la Comunità è riconosciuta ed approvata dalla Santa Sede e nel 2010 composta da una decina di sacerdoti e da 120 tra fratelli e sorelle consacrati, in 35 fraternità sparse nel mondo.[1] Accanto allo sforzo missione verso i più poveri, Padre Gasparino intensificò l'attività di predicazione ed evangelizzazione, specialmente nella comunità madre di Cuneo che divenne ben presto un centro di spiritualità conosciuto e frequentato da migliaia di persone, soprattutto giovani. Da questa esperienza spirituale e missionaria nacquero numerosi libri e pubblicazioni. Padre Gasparino morì il 26 settembre 2010. Opere
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