Il nome della sottotribù deriva dal suo genere tipoAlopecurus L., 1753 il cui nome deriva da due parole greche: "alopex" (= volpe) e "oura" (= coda). Un riferimento all'infiorescenza delle piante di questo gruppo che ricorda la coda della volpe.[4]
Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dal botanico, naturalista e politico belga Barthélemy Charles Joseph Dumortier (Tournai, 3 aprile 1797 – 9 luglio 1878) nella pubblicazione "Analyse des familles des plantes, avec l'indication des principaux genres qui s'y rattachent" (Anal. Fam. Pl.: 64. 1829) del 1829.[1]
Descrizione
Il portamento delle specie di questo gruppo in genere è cespuglioso (o rizomatoso in Limnas) con forme biologiche tipo emicriptofita cespitosa (H caesp) e cicli biologici annuali o perenni. I culmi sono cavi a sezione più o meno rotonda (in Cornucopiae sono ramificati). In queste piante non sono presenti i micropeli. Dimensione massima delle piante: 120 cm.[5][6][7][8][9][10][11][12]
Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.
Guaina: la guaina è abbracciante il fusto e in genere è priva di auricole. In Cornucopiae le guaine superiori abbracciano una o più infiorescenze.
Ligula: la ligula è membranosa e a volte è cigliata.
Lamina: la lamina ha delle forme generalmente lineari e piatte.
Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, terminali, formate da numerose spighette compattate con corti pedicelli, in genere non sono ramificate ed hanno la forma di una pannocchia densamente contratta e cilindrica. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale.
Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, compresse lateralmente, sottese da due bratteedistiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da un fiore. Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla sotto le glume. L'estensione della rachilla non è presente. Le spighette sono proterogine (gli stimmi maturano prima delle antere). Lunghezza delle spighette: 8,5 mm
Glume: le glume sono più lunghe dei fiori (racchiudono i fiori); hanno delle forme lanceolate, compresse e carenate, a volte sono fuse alla base; gli apici sono troncati o acuti o mutici; hanno tre venature e sono membranose o coriacee.
Palea: la palea è un profillo con due venature; può essere cigliata; in genere è minuta e a volte può essere assente.
Lemma: il lemma, carenato, genicolato e con forme da ovate a lanceolate, a volte è pubescente; i margini possono essere parzialmente fusi; l'apice varia da troncato a acuto (può essere attorcigliato); la superficie del lemma ha 5 venature.
I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme ovoidali-oblique, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è puntiforme. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono. L'endosperma può essere liquido.
Biologia
Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria).
Distribuzione
Le specie di questo gruppo sono presenti in Eurasia nord-temperata e Sud America.
Tassonomia
La famiglia delle Poacee comprende circa 800 generi e oltre 9.000 specie[9][13]. È una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni. La famiglia è suddivisa in 12 sottofamiglie, la sottotribù Alopecurinae fa parte della sottofamiglia Pooideae.[5][6]
Filogenesi
La sottotribù Alopecurinae, più precisamente, fa parte della tribù Poeae R.Br., 1814 (quest'ultima è compresa nella supertribù Poodae L. Liu, 1980). La tribù Poeae (formata da diverse sottotribù suddivise in alcune supersottotribù) è l'ultimo nodo della sottofamiglia Pooideae ad essersi evoluto (gli altri precedenti sono la tribù Brachyelytreae, e le supertribù Nardodae, Melicodae, Stipodae e Triticodae).
La sottotribù Alopecurinae nell'attuale circoscrizione appartiene al gruppo con le sequenze dei plastidi di tipo "Poeae" (definito "Poeae chloroplast groups 2 "[14]) ed è circoscritta nella supersottotribù Poodinae Soreng & L.J. Gillespie, 2017 (chiamata anche PAM clade). La supersottotribù Poodinae comprendente alcune sottotribù (Poinae, Miliinae, Phleinae e Avenulinae) e il gruppo denominato "ABCV clade" comprendente (in posizione politomica) le sottotribù Beckmanniinae, Cinninae, Alopecurinae, Ventenatinae e altri cladi minori. Alopecurinae per il momento non è monofiletica (il genere Limnas non sembra collegato filogeneticamente agli altri generi). Ulteriori studi sono necessari per avere informazioni più dettagliate e precise in quanto la struttura sopra descritta non è l'unica che emerge dalle analisi filogenetiche attuali.[3]
In precedenti studi i generi di questo gruppo erano descritti nella sottotribù Poinae (ora composta dal solo genere Poa).[5]
Per le specie di questa voce sono state trovate le seguenti sinapomorfie:[5]
Alopecurus: la disarticolazione avviene con la rottura della rachilla sotto le glume; le glume sono fortemente compresse e carenate; le lodicule sono assenti; gli stami sono 2 o 3.
Cornucopiae: i culmi sono ramificati (inusuali tra le erbe pooidi); le guaine superiori abbracciano una o più infiorescenze; il culmo sotto l'infiorescenza è allargato; la palea è minuta o assente; le lodicule sono assenti.
Limnas: la disarticolazione avviene sotto le glume; gli stami sono 2.
Note: in precedenti ricerche i generi di questa sottotribù erano in maggioranza circoscritti all'interno della sottotribù Poinae.[5] In alcune checklistLimnas è considerato sinonimo di Hammarbya Kuntze.[15]
Specie della flora italiana
Nella flora spontanea della penisola italiana sono presenti i seguenti generi/specie di questo gruppo:[16]
Alopecurus (8 specie)
Cornucopiae (una specie: Cornucopiae cucullatum L., forse non più presente in Italia[17]).
G. Pasqua, G. Abbate e C. Forni, Botanica Generale - Diversità vegetale, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2015, ISBN978-88-299-2718-0.
Grass Phylogeny Working Group, Phylogeny and Classification of Poaceae (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol. 88, n. 3, 2001, pp. 373-457. URL consultato il 6 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).