Alessandro I Pico della Mirandola
Alessandro I Pico (Mirandola, 15 maggio 1566 – Mirandola, 2 dicembre 1637) è stato un nobile e militare italiano, secondo marchese di Concordia (1602–1637), secondo ed ultimo principe della Mirandola (1602–1617) e primo duca della Mirandola (1617–1637).[1] Biografia![]() Era figlio di Ludovico II Pico, conte di Mirandola e Concordia e di Fulvia da Correggio. Fu inizialmente al servizio di Enrico IV di Francia e nel 1602, succedendo a Federico II, rimase fedele agli imperiali, che gli confermarono le investiture nei feudi, nominandolo nel 1605 cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro, la cui cerimonia di consegna avvenne il 18 ottobre 1606 nella chiesa di San Pietro a Modena. Fu sospettato, assieme ad altri nobili, di aver partecipato alla congiura contro il duca di Parma Ranuccio I Farnese, che portò nel 1612 alla decapitazione di Pio Torelli, conte di Montechiarugolo. Alessandro venne scagionato e, con diploma del 6 marzo 1617 firmato a Praga dall'imperatore del Sacro Romano Impero Mattia d'Asburgo (previo versamento di 100.000 fiorini), ottenne la nomina imperiale a duca di Mirandola. Fondò il seminario mirandolese e vi introdusse i Gesuiti, per i quali fece edificare la monumentale chiesa del Gesù. Nel 1629 partecipò alla guerra di successione di Mantova e del Monferrato. L'assedio a Mantova da parte delle truppe di Rambaldo XIII di Collalto non risparmiarono alcune zone agricole intorno a Mirandola, città che sfuggì all'occupazione grazie all'intervento di Alessandro Pico, che diede in pegno gli ori e l'agenteria di famiglia. Morì alla fine del 1637 e venne sepolto accanto alla moglie Laura d'Este (morta di peste nel 1630) nella chiesa di San Francesco a Mirandola, in attesa del completamento della chiesa del Gesù. Tuttavia, le salme dei primi duchi della Mirandola non furono mai traslate. Discendenza![]() Nel 1607 a Modena, Alessandro I Pico sposò Laura d'Este, figlia di Cesare d'Este, duca di Modena e Reggio, e di Virginia de' Medici, figlia del granduca toscano Cosimo I de' Medici e di Camilla Martelli.[1][4][5] Nonostante le precarie condizioni di salute della sposa, portò alla nascita di ben otto figlie, ma non del desiderato successore maschio;[1] tra di esse si ricordano:[2]
Ebbe anche un figlio illegittimo, avuto da una sua amante, la nobildonna ferrarese Eleonora Segni (o Signa), legittimato dall'imperatore e destinato a succedere al padre. Tuttavia, questi morì pochi mesi prima del padre, ma non prima di aver dato la luce molti figli, tra cui l'erede e successore di Alessandro I:[1][7]
Ascendenza
Onorificenze![]() — Modena, 18 ottobre 1606
Note
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